Scoperto deposito dei pescatori di dettari. Sequestrato a Pozzano il locale e denunciati i proprietari. Nell’ambito delle attività di controllo sul territorio, intensificate durante il periodo delle festività al fine di contrastare le condotte illecite dei pescatori di frodo, personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, di concerto ed in sinergia con personale del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Napoli -coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata- hanno sottoposto a controllo una attività commerciale sita in località Pozzano del Comune di Castellammare di Stabia, finita nel mirino degli investigatori in quanto destinata a centro di ricarica di bombole di ossigeno per l’attività da sub.
Durante i controlli i militari hanno accertato l`esistenza di locali della superfice di circa 60 metri quadri, destinati a deposito e ricarica autorespiratori ad aria, con la presenza di una stazione di ricarica e di un elevato numero di autorespiratori ad aria pronti all`uso. Dai controlli si appurava che gli impianti avevano un condotto di scarico di condensa e dei residui di oli industriali esausti che scaricava illecitamente nell` ambiente ed in particolare nel tratto di roccia sottostante creando un danno ambientale, in violazione a quanto disposto dalle vigenti normativa di cui al D. Lgs 152/2006. Inoltre la ditta era priva di tutta la documentazione autorizzativa dell’attività e non rispettava la vigente normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
All’atto del controllo i militari rinvenivano presso l’attività diverse decine di autorespiratori (bombole ad aria per sub), molte delle quali con targhetta abrasa e di presunta proprietà di soggetti noti come “pescatori di frodo di dattero di mareâ€, già in passato deferiti alla competente Autorità Giudiziaria e destinatari di provvedimenti restrittivi e misure cautelari.
A seguito dei controlli e delle violazioni accertate, i titolari dell’attività commerciale sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata che - contestualmente- convalidava il sequestro dei locali, delle attrezzature di ricarica e delle bombole di respirazione risultate irregolari posto in essere dai militari.
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