Tutti contro il sindaco di Castellammare. Sedici i primari dell'ospedale San Leonardo che firmano un documento unitario, dopo lo scontro tra Gaetano Cimmino e il direttore sanitario. Una tensione innescata dalla decisione del primo cittadino di centrodestra di inviare un dossier all'ospedale a Procura della Repubblica e Governo. Nei giorni scorsi al fianco di Marziani sono scesi anche i primari. Non sono piaciute le dichiarazioni di Cimmino che sul San Leonardo parla di situazioni pari ad un'emergenza sanitaria. La polemica si era innescata ad inizio settimana quando il direttore sanitario uscente Savio Marziani aveva scritto al primo cittadino facendo un lungo resoconto delle cose fatte durante la sua direzione in due anni, e chiedendo una visita ufficiale in ospedale del primo cittadino. Scrivono i primari: "Esprimiamo il nostro disappunto e indignazione per le dichiarazioni rilasciate da Cimmino – si legge nel documento – in merito alla qualità assistenziale e alle condizioni dell’ospedale, parole pronunciate senza alcuna conoscenza diretta della realtà del San Leonardo stesso". Quello che preoccupa di più i responsabili dei diversi reparti è l'effetto delle parole di Cimmino sui pazienti. "Destabilizza il rapporto fiduciario medico-paziente, che genera sfiducia e incertezza nell’utenza e nei dipendenti, mettendo in discussione l’opera di riqualificazione fortemente voluta dal Direttore Generale dell’Asl Na3Sud Antonietta Costantini". Una posizione che non fa cambiare idea al sindaco, Cimmino già a Marziani aveva replicato: "Nasconde la verità , l'ospedale e in particolare il pronto soccorso, non funziona".
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