Tre mesi di vuoto assoluto. Nessuno ha visto o sa qualcosa di Carmine Zurlo, scomparso dopo essere uscito di casa a Castellammare la mattina del 14 marzo.

In assenza totale di qualsiasi indicazione continua l'inchiesta della Dda sul giovane stabiese, nonostante gli appelli ripetuti della madre, della sorella e della fidanzata in attesa di notizie da novanta giorni. Nessuna segnalazione neanche al programma "Chi l'ha visto". 
Ad indagare sono i magistrati dell'Antimafia in quanto l'unica pista possibile porta ad una vendetta nell'ambito della criminalità organizzata per le parentele della madre e i precedenti del padre morto in un conflitto a fuoco con la polizia nel 1995. 

Il giovane ventinovenne aveva a sua volta precedenti penali. Le ricerche sono proseguite con i cani e gli elicotteri, non solo a Castellammare ma anche tra i comuni dei Lattari dove per l'ultima volta è stato rintracciato il segnale del suo cellulare.

Vittima della lupara bianca. Di una vendetta che attiene al passato o alle frequentazioni recenti di Carmine Zurlo. E' l'unica pista investigativa rimasta in piedi sulla scomparsa del giovane di Castellammare. Dal 14 marzo nessuno si è fatto avanti per aiutare gli inquirenti a capire chi abbia fatto sparire il ragazzo, lasciando che fosse ritrovata solo la sua auto vicino casa. 

Nessuno ha visto nulla. Nessuno ha fornito un qualsiasi elemento utile per ritrovarlo. E' passato più di un mese e sul destino di Carmine Zurlo è sceso solo il silenzio. La speranza di ritrovarlo vivo si è spenta.

Inutili gli appelli disperati della mamma, della sorella e della compagna. Bloccate anche le indagini dei carabinieri che hanno ricostruito l'ultimo giorno in cui il giovane di 29 anni è uscito, in tutta fretta, dalla sua abitazione di Varano.