"Al suo commiato, di fronte ad un microfono, l’ormai ex assessore Scafarto pronuncia parole gravi. Come se il suo ruolo fosse stato altro, sciorina una serie di deficienze della città che lui ha amministrato per circa tre anni. Il necrologio di una città, una aperta dichiarazione di fallimento". Usa parole forti Francesco Iovino contro l'assessore Scafarto. "Certo, non aspettavamo queste parole per avvertire il disastro che ha combinato. Una raccolta differenziata ai minimi storici con il normale riverbero sulle tasche dei cittadini, una recrudescenza di fenomeni criminali che hanno imperversato sulla città, una illegalità diffusa ed incontrollata, un piano traffico, un piano mobilità che ha scontetato tutti, in maniera democratica, senza distinzione di colore politico, professione ed età. La città non ne avvertirà la mancanza, le sue esternazioni tanto roboanti quanto arroganti sono rimaste sempre lettera morta. Non resterà nemmeno un segno della sua partecipazione amministrativa. Solo fallimenti". Spiega il capogruppo del PD. "Ed in questo ennesimo sconsiderato fiume di parole finali quale è il giudizio del Sindaco? Quale, soprattutto, quello della maggioranza che ha sostenuto Scafarto? Alllo stato, ne registriamo il silenzio! È evidente che siano d’accordo sullo sfascio tratteggiato da Scafarto e non abbiano tema di smentita, in spregio alla città". E' il commento rispetto all'addio previsto per il rimpasto di giunta: "Cimmino con le parole del suo fido scudiero Scafarto non puo’ che ammetterre il fallimento della sua prima pagina di governo. Quanto alla seconda pagina, quella che si sta per scrivere, se il buongiorno si vede dal mattina non c’è da aspettarsi nulla di buono
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