A Castellammare vaccini per i medici e gli infermieri di tutta l'Asl. Il San Leonardo scelto con Nola come punto di riferimento della campagna di vaccini.
Saranno equipe composte (minimo) da un medico, un infermiere, un operatore socio sanitario e un amministrativo, con turni di mattina e pomeriggio, distribuite sui quattro punti allestiti, ad avere il delicato compito di somministrare il vaccino anticovid 19 sul territorio Asl Napoli 3 Sud.
Oggi sono arrivate circa 3mila dosi del vaccino Pfizer-BioNTech.
La seconda consegna è prevista per il 5/6 gennaio 2021. Per la fine di gennaio 2021 saranno consegnate in tutto circa 15mila dosi.
Si comincerà domani 31 dicembre 2020 presso i due centri (hub) individuati di Nola e Castellammare di Stabia per la vaccinazione del personale ospedaliero. Successivamente, dal prossimo 2 gennaio, saranno resi operativi anche i centri periferici (spoke) di Gragnano e Pollena Trocchia che serviranno, soprattutto, per le somministrazioni agli operatori sanitari territoriali.
Si tratta, complessivamente, di circa 10mila persone. Di queste 4mila hanno già aderito alla campagna vaccinale attraverso il link sul sito aziendale Asl Napoli 3 Sud attivato lo scorso 28 dicembre.
Dal punto di vista tecnico, con particolare riferimento alle difficoltà connesse alla conservazione del farmaco, va detto che in azienda già sono presenti e funzionanti cinque frigoriferi a -80 gradi tre dei quali già precedentemente in uso alle ginecologie. Di questi, due nuovi ipercongelatori per la campagna vaccinale covid andranno ai centri ospedalieri di somministrazione di Nola e Castellammare di Stabia.
I due frigoriferi, che sono gli stessi che usa la stessa Pfizer per la conservazione delle dosi, sono già stati collaudati e messi sotto gruppo di continuità e, dunque, pronti all'uso. Altri due frigoriferi, oltre i cinque già presenti, arriveranno entro la prima decade di gennaio 2021 per i due centri di Gragnano e Pollena Trocchia, così come quello donato dal Cis all’ospedale di Nola.
Come è noto la vaccinazione avverrà in base ad una scala di priorità: operatori sanitari e sociosanitari, poi residenti e personale dei presidi residenziali per anziani e, successivamente, le altre categorie.
Si prevede di riuscire ad eseguire 6/8 vaccinazioni ogni ora presso i punti di somministrazione e 3 presso le residenze per anziani. Per la somministrazione presso le Rsa saranno presenti 1 medico e 1 infermiere.
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