Un tesoro del patrimonio artistico di Castellammare di nuovo esposto dopo un restyling. E' costato 3 mila euro il restauro dell'antico dipinto della Vergine di Porto Salvo, ad opera del Rotary Club di Castellammare di Stabia (Distretto 2100), che questa sera sarà riconsegnato all'Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano. Saranno presenti il presidente del Rotary Club stabiese, Francesco Di Somma, ed il vicepresidente, delegato ai beni culturali, Egidio Di Lorenzo. Il quadro, venerato nella chiesetta alle spalle della fonte dell'Acqua della Madonna, è l'icona dei marinai stabiesi e adornava la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, costruita nel 1580 per volere della Confraternita dei Marinai e successivamente abbattuta dai Borbone, nel 1810, per fare spazio alla costruzione dei Cantieri navali, che tuttora lavorano per Fincantieri. La chiesa fu quindi spostata dove si erge adesso, alle porte del centro antico della città. L'interesse del dipinto è nello sfondo paesaggistico che mostra come Castellammare di Stabia si presentava intorno al 1607, anno in cui è datato il dipinto secondo lo studio di Ida Maietta, storico dell'Arte e già funzionario del Mibact, che attribuisce l'opera alla Bottega di Giovann' Angelo D'Amato. All'epoca del dipinto, nel paesaggio che fa da sfondo alla Vergine dei Marinai, accanto alla chiesetta sorgeva un convento dei padri Domenicani, e sulla collina di Pozzano erano già presenti l'imponente basilica ed il convento dei frati minimi, costruiti da San Francesco di Paola. È persino visibile l'ara dedicata alla dea Diana,sulla quale ancora adesso si erge una croce, nel luogo chiamato Calvario. Infine, nel dipinto si scorge anche un galeone, utilizzato per i viaggi oltre oceano che lo storico locale, Catello Vanacore, data tra il XVI e XVII secolo. Le fasi del restauro, effettuato da ''Las Restauri'' saranno esposte in pannelli che illustreranno il ''prima e dopo'', a scopo divulgativo soprattutto per gli studenti.
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