Spedizione punitiva contro un pusher. In tre partono da Castellammare per dare una lezione ad un ragazzo coinvolto nell'inchiesta sullo spaccio di droga in penisola sorrentina. Tutti gli altri dell'organizzazione sono finiti in cella quest'inverno, mentre per lui è scattato un divieto di dimora in Campania. Ma il giovane resta a casa e il commando comincia a pensare che stia collaborando con le forze dell'ordine. Arrestati Catello Cerchia, 21 anni, Vincenzo Marchitano 22 anni, entrambi stabiesi e il figlio minore di un boss di Gragnano. L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, della procura di Torre Annunziata, è stata eseguita dai carabinieri venerdì scorso. Come anticipa il quotidiano Metropolis i tre sono ritenuti responsabili di un raid per fare tacere un giovane coinvolto nello spaccio di droga, la cui centrale è nei Monti Lattari ma che aveva inondato di droga Sorrento fino al blitz in cui sono finiti in cella capi e pusher. Tranne la vittima del pestaggio. I tre arrivano fino sotto casa del pusher e lo picchiano a sangue, fino a quando non sono costretti a fuggire per l'arrivo della mamma richiamata dalle urla del giovane. L'episodio è avvenuto a marzo scorso, ora dopo sei mesi i tre dovranno pagare per l'aggressione e spiegare a nome di chi hanno eseguito il raid punitivo.