"Vogliamo palestre e spazi in cui allenarci. Non ci negate lo sport. È la nostra passione". Hanno sfilato da Piazza Matteotti fino alla Cassa Armonica.
Manifestazione di protesta oggi pomeriggio da parte di ragazzi, famiglie e istruttori che chiedono strutture per allenarsi. La decisione di scendere in piazza dopo più incontri andati a vuoto con i presidi e al comune per ottenere le palestre delle scuole durante l'orario pomeridiano. Quattordici le sigle firmatarie dell'iniziativa. Al corteo tanti bambini con i palloni da basket e le magliette delle loro squadre.
Coinvolte le società di basket, pallavolo, tennis, pattinaggio karate atletica e altri sport.
L’iniziativa nasce sopratutto dalle Associazioni sportive cittadine che da anni non riescono quasi a svolgere la propria disciplina sportiva per la mancanza atavica di un palazzetto dello sport o anche più semplicemente di una palestra comunale che non sia scolastica.
Si legge in una nota: "Proprio sulla mancanza di disponibilità delle palestre scolastiche si fonda la nuova emergenza delle Società sportive che, dopo aver resistito alle ulteriori difficoltà della pandemia, si vedono ancora una volta trascurate dalle istituzioni".
Continuano i firmatari: "Dopo un recente e ulteriore incontro con i Commissari straordinari Prefettizi, siamo di nuovo arrivati a settembre inoltrato con un momentaneo nulla di fatto per ciò che concerne le palestre degli istituti comunali delle scuole primarie e secondarie di primo grado. I Commissari per il momento non hanno potuto fare altro che constatare il disastro attuale, frutto di decenni di cattive amministrazioni e nessuna politica seria di investimenti per lo sport.
Società e giovani atleti che ora rischiano di dover limitare la propria programmazione, o di dover emigrare altrove o addirittura di sparire.
Le responsabilità sono di tanti, non solo della politica che, ci teniamo a precisare, vogliamo tenere assolutamente fuori da questa iniziativa di protesta; purtroppo dobbiamo segnalare anche l’inspiegabile mancanza di collaborazione di alcuni dirigenti scolastici e le mancanze di accoglimento delle nostre richieste da parte dei relativi consigli di istituto, oltre che di uffici e regolamenti comunali lenti e farraginosi".