Un raid per gelosia. Dovranno affrontare un processo per la sequenza del terrore di cui si resero protagonisti il 30 agosto dell'anno scorso. Dopo poco più di un anno rinviati a giudizio in tre. Finirono in ospedale le due vittime picchiate con una catena mentre all'ingresso di Castellammare stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa a Napoli. Spinta l'auto dell'ex fidanzata di uno dei tre fuori strada al casello autostradale di Castellammare. Armati di catene di ferro cominciare a pestare l'amico che era in sua compagnia. In tre contro uno, ferendo anche la ragazza che provava a fermarli. Prima di andare via il branco le strappò la catenina che aveva al collo e i telefoni cellulari per impedire alla coppia di chiedere aiuto. Domenico Massa, 27 anni, Alfonso Starace, 19 anni e Raffaele Di Martino sono stati rinviati a giudizio per quel raid.

Fidanzata da più di dieci anni con uno dei tre, la vittima stavano tornando da Napoli dove aveva passato la serata con un amico. C'era la voglia di vendicarsi usando la strada della violenza dietro la rapina di cui dovranno rispondere i tre stabiesi arrestati nell'estate scorsa dalla polizia stradale di Angri e dagli agenti del commissariato di Castellammare. A chiamare la polizia dei testimoni di passaggio. Una telefonata anonima mise in moto l'intervento degli agenti.  I tre, amici tutti provenienti dal quartiere Savorito, quando sono stati arrestati avevano a casa ancora i vestiti indossati durante il raid. Ora i tre dovranno difendersi dalle gravi accuse contestate dalla polizia.