LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Castellammare, pestato in villa comunale per gelosia: a processo in tre

Il pm chiede da tre a sei anni di carcere, a capo della spedizione Giuseppe Verdoliva

di Redazione
Castellammare, pestato in villa comunale per gelosia: a processo in tre

Erano in tre. L'hanno preso alle spalle. Picchiato con il casco e quando era a terra, gli è stata strappata la collanina. Un raid punitivo per avere accompagnato l'ex fidanzata di uno dei suoi aggressori. Dopo quasi due anni arriva alle battute finali il processo nei confronti di tre giovani stabiesi accusati del pestaggio di un venticinquenne. Le indagini partite dalla denuncia della vittima, finita in ospedale nella notte del 22 agosto del 2018, hanno incastrato i tre accusati di avere agito per gelosia e vendetta, picchiando la vittima in villa comunale. La pena più pesante la rischia Giovanni Carrese per il quale il pm ha chiesto sei anni di carcere. Secondo l'accusa, oltre ad avere aggredito il giovane con i suoi due amici, il ragazzo avrebbe strappato la catenina alla vittima a terra nel sangue. Ma il capo della spedizione, sarebbe stato Giuseppe Verdoliva, nipote di un ras del clan D'Alessandro ucciso in un agguato. Per lui il pm ha chiesto tre anni e otto mesi. La stessa pena che rischia il terzo componente del gruppo, Salvatore Di Martino. Ricostruita in aula dall'accusa la terribile sequenza di calci, pugni e caschi usati come arma. Fino a quando, alle due di notte, non furono altri due ragazzi a soccorrere il venticinquenne e portarlo in ospedale. Ora toccherà alla difesa dare la versione dei tre accusati del violento raid.
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16-02-2020 13:56:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA