L'ultima volta ha scritto il sei marzo. Il Covid se l'e' portato via velocemente. Domenico Rossi si è contagiato, come la moglie, e non è riuscito a farcela. In questo anno di epidemia, il pensionato di Castellammare aveva invitato più volte a rispettare le norme anti Covid e a mettere la mascherina. Vittima della terza ondata, che sta portando in città un numero maggiore di lutti di quanti non ce ne siano stati in un anno. In piu casi tutto avviene in pochi giorni, tra la ricerca di una bombola di ossigeno e quella di un posto in ospedale. La vittima stabiese aveva 74 anni, da pensionato non aveva smesso di partecipare all'associazione carabinieri. A salutarlo la figlia Stefania, che da vigile urbano in servizio a Castellammare, lavora ogni giorno affinché le norme anti Covid siano rispettate. "Ci siamo comportati bene. Abbiamo seguito le regole. Non abbiamo festeggiato il Natale, il Capodanno, il tuo compleanno insieme. Volevamo evitare che il virus vi colpisse. Ma nonostante tutto il mostro è arrivato. Ha colpito il nonno, mamma e te. Nei nostri ultimi messaggi hai capito che qualcosa non andava. Ti preoccupavi per mamma. Ho cercato in tutti i modi di farti sentire la nostra presenza. Purtroppo tutto ciò non è servito a nulla. Non ci sei più. Stammi accanto. Stai accanto a tutti noi. Scusa se non ti ho detto molte volte ti voglio bene. Buon viaggio papà". Difficile la situazione nell'ala Covid dell'ospedale a Castellammare. I pazienti arrivano in gravi condizioni, letti liberi non ce ne sono da settimane e in corsia si è alzato il tasso di mortalità. "Mettete la mascherina, fatelo per i vostri cari" scriveva Domenico Rossi. Con lui si aggiunge un altro nome al lungo elenco di chi non c'è più per colpa di questo virus.
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