Pd fermo e diviso. Come la sua coalizione che avrebbe dovuto giocare in vantaggio dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del centrodestra guidato dall'ex sindaco Gaetano Cimmino. E, invece, così non è. A due mesi dalla scadenza ufficiale per presentare liste e candidato a sindaco il tavolo di centrosinistra si divide. Un documento di Azione a sostegno di Roberto Elefante, presidente Dem, e contro "candidature calate dall'alto" piuttosto che unire crea una nuova spaccatura. Restando sospeso, dopo essere stato in parte modificato e comunque al momento non sottoscritto da nessuno compresi CinqueStelle e Sinistra italiana.
Pesa il disaccordo su questa linea di una parte della coalizione da Essere Stabia di Francesco Russo ad Energia pulita dell'ex candidato a sindaco Andrea di Martino. Pesa anche l'imbarazzo in casa Pd che, ancora alle prese con la scelta del leader, vede due partiti che dall'esterno sponsorizzano un nome Dem. E cioè prima i CinqueStelle con il parlamentare Gaetano Amato e poi Vincenzo Ungaro con Azione.
Tutto questo quando c'è ancora in campo un'interlocuzione aperta con i cento firmatari della società civile di un appello a favore del giornalista Gigi Vicinanza. Anche nel Pd c'è chi ritiene la candidatura dell'ex direttore dell'Espresso, al di fuori delle logiche locali, autorevole e in grado di segnare una svolta con il passato. Si prende 48 ore di tempo il segretario provinciale del Pd Peppe Annunziata, ma l'essere arrivati ad oggi con una matassa tale da sbrogliare è in ogni caso la prima sconfitta del partito leader della coalizione profondamente divisa prima di iniziare.