«Complimenti a Luigi Vicinanza, ex direttore dell'Espresso e già firma di Repubblica, giornali che si proclamano difensori dei diritti delle donne, per il suo scomposto commento sessista riportato oggi dalla stampa nei confronti della sottoscritta se non, addirittura, del premier Giorgia Meloni. Secondo Vicinanza, le donne non possono ricoprire posizioni di responsabilità e quando lo fanno assumerebbero, a suo dire, atteggiamenti dittatoriali. La sua frase sugli “uomini liberi” è offensiva e retrograda. Mi aspetto una levata di scudi dalle donne di sinistra contro questo scivolone. Se Vicinanza ha problemi a relazionarsi con le donne in politica deve rassegnarsi: le suffragette hanno vinto la loro battaglia già nel 1800».
A dirlo è Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia e commissario provinciale del partito.
«La sinistra è andata completamente in cortocircuito sul no al sottopasso. Ed è buffo osservare le evoluzioni che la sgangherata coalizione di Vicinanza sta compiendo pur di giustificare il suo presunto no alla infrastruttura dopo che, per anni, l'Eav, il Pd regionale e lo stesso presidente della Regione hanno sostenuto la necessità dell'opera – aggiunge la parlamentare –. Ora tanti dicono di aver cambiato idea improvvisamente. Come Tristano Dello Ioio che, da candidato, dimentica qual era la sua posizione fino a poche settimane fa; o addirittura come il capogruppo regionale dem, Mario Casillo, che da “cultore” del mondo Eav ha deciso di fare ammenda promettendo che il sottopasso non sarà realizzato. Come se bastasse qualche sbadato slogan lanciato in campagna elettorale per convincere gli stabiesi delle loro buone intenzioni. I cittadini, invece, ben sanno che l'opera finora è stata bloccata solo perché la precedente Amministrazione si è opposta ingaggiando un braccio di ferro con l'Eav e la Regione Campania».
«Peraltro nella lotta al sottopasso il centrodestra aveva al suo fianco anche una parte del Pd nazionale e il deputato grillino Gaetano Amato ai quali riconosco l'onestà intellettuale, a quell'epoca, di aver condiviso la nostra battaglia – sottolinea ancora la deputata forzista –. Ma sia il Pd nazionale sia Amato sanno benissimo che il vero ostacolo alla soppressione dell'infrastruttura che bucherebbe il rione San Marco, trasformandolo in un cantiere infinito, è il Pd regionale, ovvero la componente più importante della loro coalizione. Quello stesso Pd che oggi indossa la maschera e finge di essere contrario al sottopasso dopo averlo sostenuto, sponsorizzato e appoggiato in tutte le sedi e in tutte le occasioni. Se davvero avessero voluto accogliere le istanze della cittadinanza e impedire la costruzione del traforo, i pentiti di sinistra di oggi avrebbero potuto convincere De Luca anni fa a stralciare l'opera dal piano. Cosa che invece è avvenuta solo grazie alla ostinata difesa del territorio da parte del precedente sindaco. Caduto questi, l'Eav ne ha approfittato per riproporla in tempi record».
«Il sottopasso resterà sulla carta solo con un'Amministrazione di centrodestra – conclude la deputata azzurra –. Tutti i penitenti dell'ultima ora non saranno in grado e non sarebbero in grado di opporsi al volere del presidente della Regione e dell'Eav. Il Pd campano e tutta la coalizione di Vicinanza, candidato sindaco in testa, spacciano fake news sperando che gli stabiesi abbocchino. Ma i cittadini non lo faranno perché sanno perfettamente dove finisce la difesa di una giusta causa e dove inizia la difesa delle poltrone di questi campioni dell'incoerenza. Dai quali, una volta eletti, ci dovremo aspettare sicuramente un'altra capriola per giustificare il “sì” al sottopasso».