Una telefonata o un messaggio. E la cocaina arrivava fino a casa. Padre e figlio di Castellammare corrieri della droga per i vip in penisola sorrentina. Ad incastrare Francesco e Amedeo Marzullo un'inchiesta della polizia di Sorrento che potrebbe portare a nuovi sviluppi
Gli investigatori hanno documentato diverse consegne tra dicembre e gennaio scorsi, in pieno lockdown, e sequestrato 7,7 grammi di cocaina e 30,60 grammi di marijuana. I due ricevevano gli ordinativi al telefono e si recavano personalmente a casa di chi faceva l’ordine per consegnare la droga. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelate emessa dal Gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Sorrento agli ordini del vice questore Nicola Donadio.
Padre e figlio, già noti alle forze dell’ordine, sono accusati di avere effettuato una serie di consegne di droga, in particolare di cocaina e marijuana, a persone residenti a Sorrento. Ma gli investigatori sono ancora al lavoro per cercare di ricostruire da dove arrivassero gli stupefacenti, destinati ad alimentare il mercato illegale in costiera, considerato che a Castellammare il traffico di stupefacenti è esclusiva della criminalità organizzata.