Valentino Cestaro, Giuseppe Miccio, Alessandro Rosanova e Giacomo Savarese, sono questi i quattro nuovi diaconi che hanno rinnovato la sera del 28 giugno, presenti il Vesvovo Francesco Alfano e mons. Francesco Beneduce, le loro promesse.
Arrivano da differenti parrocchie, ognuno con la propria storia, ma animati da un unico desiderio: servire Cristo attraverso la relazione con i loro fratelli e le loro sorelle.
Una richiesta di aiuto quella che Mons. Alfano rivolge ai neo diaconi nel corso dell'omelia: "Non sciupate occasioni, carissimi amici, è questo il compito dell'evangelizzazione. Siamo persone in cammino verso la stessa meta, chi ha già ricevuto la buona notizia, deve condividerne la gioia. Date la possibilità a chi ne è privo o l'ha persa, di sperimentare la speranza, aiutate i fratelli a rimettersi in cammino".
Il Vescono Alfano prosegue sottolineando l'importanza del mandato: "È importante essere diaconi anche se per un tempo limitato, la Chiesa ha bisogno di questa ministerialità fondata, radicata e diffusa. Essere diaconi significa lasciarsi trasformare dal vangelo ed aprirsi alla comunità. Non si diventa annunciatori se non insieme agli altri. Siamo servi del Signore, ricordatevelo e ricordatevelo sempre".
Hanno concelabrato la messa una sessantina i sacerdoti, in una concattedrale gremita di presbiteri, diaconi, consacrati/e e laici che ha partecipato con commozione alla gioia dei nuovi diaconi, nonostante il caldo torrido.