Benito ha perso il padre. È morto a 57 anni lasciandolo giovanissimo in una situazione difficile come quella di tanti ragazzi. La storia dell'operaio di Castellammare, addetto al controllo degli impianti sugli yacht di super lusso, arriva a Rai due.
C'è anche lui tra i dipendenti protagonisti di "Boss in incognito". Pensando di parlare con il nuovo apprendista Pasquale in realtà è al fianco del capo della sua azienda. Il secondo appuntamento di questa stagione della trasmissione andata in onda ieri sera è con Ugo Pellegrino, amministratore unico di Arcadia Yachts, un cantiere navale specializzato nella costruzione di yacht di lusso fatti su misura per clienti italiani e stranieri.
L’azienda, con sede a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, dispone di un sito produttivo di 47 mila e conta 150 collaboratori tra impiegati e maestranze. Durante la puntata Ugo Pellegrino in incognito si è confrontato con alcuni tra i suoi operai: Claudio, che gli ha insegnato i segreti della falegnameria e della carpenteria navale, Dymitro, con il quale ha imparato a resinare i gusci delle barche, Benito, lo stabiese che l'ha guidato nel collaudo pre-consegna di uno yacht, e, infine, con Enzo, per la stuccatura e riparazione di uno scafo.
Max Giusti, invece, in incognito in missione per conto del Boss, ha incontrato Salvatore, un maestro verniciatore.
Benito alla fine della puntata ha ricevuto dell'imprenditore in regalo una vacanza con la moglie e la figlia e il finanziamento del suo progetto teatrale, sua vera passione.