LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, omicidio Tommasino: due boss come mandanti

Vincenzo D'Alessandro e Sergio Mosca indagati per l'omicidio del consigliere Pd

di Redazione
Castellammare, omicidio Tommasino: due boss come mandanti

"Sergio Mosca diede l'ordine di uccidere Gino Tommasino". Partono da queste parole di Salvatore Belviso gli inquirenti che vogliono mettere al loro posto i due tasselli più importanti del delitto del consigliere comunale ucciso dal clan D'Alessandro. Chi ordinò ai killer di Scanzano di sparare quel pomeriggio del 3 febbraio del 2009 e perché? Se quattro uomini di Scanzano agirono sul viale Europa, uccidendo il politico del PD in auto con il figlio, doveva esserci il via libera di Vincenzo D'Alessandro. Condannati i killer, tra cui c'era anche Salvatore Belviso, bisogna ripercorrere la catena di comando. Il figlio del capo dei capi Michele, morto in carcere, è indagato nell'inchiesta della Dda che vuole risalire ai mandanti di un omicidio che segnò indelebilmente la vita politica e sociale di Castellammare. Ma non è l'unico. Scrivono i magistrati "l'omicidio è certamente maturato nel clan D'Alessandro e si collega alla rottura dei rapporti con Sergio Mosca". Il suocero di Pasquale D'Alessandro che è stato arrestato per l'inchiesta sul traffico di droga e ritenuto ai vertici della cosca da quando i figli del boss erano andati in carcere. Sempre lui che Tommasino avrebbe anche incontrato. Indagati i due capi, il pm Giuseppe Cimmarotta punta a chiarire il movente. Il punto più oscuro di una vicenda di morte che deve ancora rispondere all'interrogativo di maggiore valore per la famiglia e la città. Cosa determinò la scelta del clan di uccidere un consigliere comunale? Una domanda a cui i collaboratori di giustizia Belviso e Cavaliere, che pure tira in ballo Mosca, non hanno risposto negli ultimi dieci anni. La pista degli inquirenti porta ad una tangente di una imprenditrice reclamata dalla cosca di Scanzano. Ma tra appalti e assunzioni sono ancora troppe le piste seguite dagli inquirenti. Ora la Dda, però, è vicina ad inserire i due tasselli fondamentali. Quelli che permetterebbero a Castellammare di chiudere uno dei capitolo più inquietanti e dolorosi per la città.
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25-06-2020 10:47:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA