LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, omicidio Carolei ordinato da Scanzano: arrestati Vitale e Savarese

I familiari avevano denunciato la scomparsa nel 2012

di Redazione
Castellammare, omicidio Carolei ordinato da Scanzano: arrestati Vitale e Savarese

L'ordine di ucciderlo era partito da Scanzano nel 2012, era morto e il suo corpo fatto sparire. Scomparso da più di otto anni, arrestati in due per l'omicidio di Raffaele Carolei. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di Gaetano Vitale di 44 anni e Giovanni Savarese, di 48 anni - quest’ultimo già detenuto anche per altri titoli custodiali – gravemente indiziati di essere gli esecutori, in concorso, di un efferato omicidio di camorra.

Il provvedimento di oggi scaturisce da un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA, relativa alla scomparsa di Raffaele Carolei, denunciata dai familiari ai Carabinieri di Castellammare di Stabia il 10 settembre 2012. Le indagini, hanno permesso di stabilire che, il giorno stesso della scomparsa, attraverso uno stratagemma architettato da Pasquale Rapicano e Gaetano Vitale, la vittima veniva attirata nell’abitazione di Catello Rapicano, dietro il pretesto di poter discutere più liberamente di affari criminali relativi al traffico di droga. Fatto ingresso nell’appartamento, Carolei veniva fatto accomodare al tavolo della cucina, ove in un attimo di distrazione veniva avvinghiato alle spalle da Catello Rapicano che, bloccandolo nei movimenti, permetteva a Giovanni Savarese di posizionargli al collo una corda, tirata alle estremità rispettivamente da quest’ultimo e da Pasquale Rapicano, mentre Gaetano Vitale gli bloccava le mani per impedirgli di potersene liberare, fece il resto.

Una volta ucciso, il cadavere dell’uomo veniva imbustato e caricato a bordo di un autoveicolo, con il quale Gaetano Vitale provvedeva a trasportarlo, scortato sulla strada da Pasquale Rapicano che lo anticipava a bordo di uno scooter, in un fondo della zona di via Schito, e lasciato nella disponibilità Pasquale di Vuolo, che provvedeva autonomamente a disfarsene senza più permetterne il ritrovamento. All’omicidio forniva un importante contributo anche Giovanni Battista Panariello, all’epoca minorenne, che con il ruolo di vedetta si posizionava nei pressi dell’abitazione di Catello Rapicano, sorvegliando la strada da eventuali situazioni di pericoli che potessero minare l’azione di morte. L’omicidio di Raffaele Carolei avveniva in esecuzione all’ordine emanato dai vertici del clan D’Alessandro, nei confronti di tutti coloro i quali, precedentemente affiliati al contrapposto gruppo OMOBONO - SCARPA, avevano partecipato all’omicidio di Giuseppe Verdoliva, autista e persona di estrema fiducia del defunto capo clan Michele D'Alessandro. Una vendetta che la cosca ha deciso di compiere senza sconti e perdono per nessuno. 


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10-03-2021 09:29:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA