Tocca a Viviani. Un omaggio all'artista per chiudere la rassegna teatrale a Castellammare. Tutto pronto per l’ultimo appuntamento sabato 23 Aprile alle ore 21,00 della stagione teatrale diretta da Luca Nasuto. Dopo Nicola Piovani, Giulia Michelini, Lina Sastri, Marco Bocci questa volta a calcare le scene del teatro saranno: Marina Bruno, Elisabetta D’Acunzo, Ernesto Lama accompagnati al pianoforte dal maestro Giuseppe Di Capua con un omaggio al grande Raffaele Viviani, il grande commediografo, compositore, attore, che operò nella prima metà del Novecento.
‘’Viviani – scrive nelle Note di Regia Ernesto Lama- racconta la vera natura della terra e degli uomini, le gioie, i dolori, i colori dell’anima, dai più tenui ai più accesi; racconta la strada come mai nessuno ha fatto. Viviani è l’assenzio del teatro, che ti fa volare pur restando attaccato al suolo, il dolce sapore col retrogusto spiritato, la vera essenza del teatro, quella che si afferra non che si accarezza. Anche se è poesia quando vai a interpretarla la materializzi e diventa la tua vita.
Bisogna avvicinarsi a tutto questo con rispetto ed umiltà quasi da straniero, ricercando il vero significato della lingua e viaggiando in questo meraviglioso mondo, alla scoperta di emozioni e sentimenti’’. . Lo spettacolo diviso in cinque quadri ha la durata di 1 h e 10 minuti circa. ‘ ‘’Con l’omaggio a Raffaele Viviani - dichiara il direttore artistico Nasuto- si chiude la stagione teatrale 2021/2022. Questo spettacolo ci dà la possibilità di vedere in scena anche una grande artista stabiese come Marina Bruno. Marina – continua Nasuto- da anni è impegnata a portare in giro, nei teatri più prestigiosi, il nome di Castellammare. Con lo spettacolo di sabato – annuncia Nasuto si chiude questa stagione teatrale ma sono già impegnato nella programmazione della prossima. ’La cultura è la sola onda del nostro mare che arriva ovunque’’. Felice di essere nella sua Castellammare l’attrice Marina Bruno: ‘’Torno a Castellammare con un mio progetto e stavolta, sono felice, ancora di più, perché omaggeremo Viviani, che mi lega doppiamente alla mia città natale. Lo conobbi alle scuole medie, alla mitica Panzini, mi ritrovai 13enne a cantare “Canzone ‘e sotto ‘o carcere”, “Bambenella”, scoprendo una voce che non sapevo di avere’’.