No alla chiusura della stazione delle Fs di Castellammare. In campo i Cinquestelle contro la richiesta del comune di Torre Annunziata di tagliare la linea e un disegno della società di trasporti paventato e poi smentito. La deputata Manzo e il consigliere regionale Malerba: “Subito un tavolo regionale per il rilancio di un servizio fondamentale per turisti e pendolariâ€
“La linea ferroviaria FS Torre Annunziata-Castellammare non sarà soppressa. Ne abbiamo avuto rassicurazioni da Rete Ferroviaria Italiana che, in risposta a una nostra richiesta che abbiamo inviato anche al ministero dei Trasporti e alla Regione Campania, ci ha informato che non solo al momento non è prevista alcuna soppressione, ma che l’offerta di trasporto è stata addirittura potenziata prevedendo, nei giorni feriali, con 86 treni, 11 corse in più rispetto al precedente orario in vigore fino al 9 dicembre scorso, con un cadenzamento medio di 30 minuti. Né subirà alcuna riduzione il servizio tra i terminal Torre Annunziata Centrale e Castellammare di Stabia, tratta coperta con 14 treni al giorno. Dunque, non avrà seguito la deliberazione del 27 luglio 2018 del Comune di Torre Annunziata, recepita anche dall’amministrazione di Castellammare, contenente la richiesta di soppressione rivolta alla Regione Campania della tratta ferroviaria in questioneâ€. E’ quanto annunciano la deputata del Movimento 5 Stelle Teresa Manzo e il consigliere regionale M5S Tommaso Malerba.
“La richiesta dei Comuni di Torre Annunziata e Castellammare – spiegano Manzo e Malerba -, avallata da criticità relative alla presenza di passaggi a livello sul territorio cittadino all’origine di disagi per la circolazione veicolare, in vista anche della realizzazione della bretella di collegamento tra l’autostrada Napoli-Salerno e l’area portuale, oltre che la zona industriale, non tiene conto del significativo flusso di turisti e pendolari che fruiscono ogni giorno di questo servizio per raggiungere il capoluogo fino al terminal dei Campi Flegrei. Tale soluzione andrebbe contestualizzata con una strategia dettagliata e una precisa pianificazione di un servizio sostitutivo di navette su gomma o di linea tranviaria leggera su gomma, quest’ultima prevista anche dalle linee guida del Grande Progetto Pompei, di cui al momento non c’è alcuna traccia. Il nostro impegno sarà quello di chiedere l’attivazione, fin da subito, di un tavolo regionale finalizzato a pianificare il rilancio, soprattutto in termini di ricaduta turistica, di una tratta ferroviaria che a nostro avviso non solo non va soppressa, ma rilanciata e valorizzataâ€.
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