Un recinto costruito nel Parco delle Nuove Terme. Al centro della pineta, dove nei decenni hanno passeggiato famiglie stabiesi e turisti, una baracca costruita con delle porte. Già da venti giorni abitanti della zona sentivano un rumore di chiodi e martello. Chiamati i vigili urbani, l'allarme lanciato dai residenti era caduto nel vuoto. All'interno della struttura sedie e segnali di un bivacco realizzato da chi, entrando di nascosto in una proprietà chiusa al pubblico dai giorni del fallimento, ha deciso di tirare su una struttura abusiva. Tra le ipotesi è che il recinto possa servire per i combattimenti di cani. Un affare spesso gestito dalla criminalità organizzata, che avrebbe approfittato dello spazio per scommesse clandestine al riparo da occhi e orecchie indiscrete. Un'opera realizzata con le porte divelte da Villa Ersilia, dimora del novecento poco distante, ristrutturata con fondi pubblici dieci anni fa, e ormai ridotta a rudere. Come hanno dimostrato le immagini di Stabiesi al 100% che, domenica hanno documentato con una diretta, lo stato di abbandono in cui si trova l'intera struttura. Ha aperto un'indagine interna il sindaco Gaetano Cimmino, ordinando al commissario liquidatore della Sint Vincenzo Sica ed al capitano della Municipale Alfonso Mercurio, di ripristinare lo stato dei luoghi ed assicurare che nessuno possa più entrare nello stabilimento sulla strada che da Castellammare porta a Sorrento. Troppo spesso le Nuove Terme e il suo parco sono serviti al clan D'Alessandro per incontri o affari da gestire poco lontano dal quartiere generale della cosca a Scanzano. Circa un milione di euro sono stati investiti in passato per il restyling di Villa Ersilia, che sarebbe dovuta diventare sede di un laboratorio di analisi delle acque termali. Danni che potrebbero attivare la macchina di controllo della Corte dei conti per i soldi pubblici sprecati.
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