LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il lutto

Castellammare, nel giorno dell'addio a Lello Radice il ricordo della figlia: "Io non ero pronta, l'intera città non era preparata a lasciarti andare via"

Il sindaco Cimmino: "Il viale degli artisti sarà dedicato a te"

di Christian Apadula
Castellammare, nel giorno dell'addio a Lello Radice il ricordo della figlia:

"Sono sempre stata il tuo specchio. Io sono te e tu sei me dicevi e ridevi. Come eri bello quanto ridevi si illuminava tutto". E' la figlia a ricordare con le parole del cuore Lello Radice. Nella Cattedrale, affollata e commossa di attori noti e rappresentanti istituzionali, scende il silenzio quando tocca a Giorgia leggere la lettera che ha scritto nel giorno del dolore. Lei che aveva imparato a seguirlo sul palcoscenico, ora lo saluta raccontando il padre e l'artista come nessuno avrebbe saputo fare meglio: "Eri il mio modello da seguire, la mia ancora. Io non ero preparata abbastanza. L'intera città non era pronta. Hai fatto tutto nella tua vita, qualsiasi cosa pensavi di fare la facevi e ti riusciva alla grande. Mi perdonerai se ho scritto questa cosa in modo confuso, tu che amavi l'ordine e mi hai lasciato il caos". Lei parla in una chiesa affollata e affranta, fuori i negozi hanno le serrande abbassate e le scuole sono chiuse per il lutto cittadino. Dentro la Cattedrale scorrono i ricordi. Commosso è anche il sindaco Gaetano Cimmino, che prende la parola per salutare il vicesindaco, l'uomo delle istituzioni: "Una persona che ha dato tanto a noi tutti: la giunta, il consiglio comunale e alla città stessa. La presenza dei suoi colleghi e delle tante persone che lo amavano è testimonianza che ha seminato bene. Lui lottava contro la malattia, ma non demordeva. Anche quando è stato costretto a restare a casa tutte le mattine mi chiamava per ricordarmi di completare il Viale degli artisti in Villa Comunale e quel viale caro Lello sarà dedicato a te". Sono tanti gli attori presenti al suo funerale dai comici Paolo Caiazzo e Simone Schettino, agli amici di sempre come Ernesto Lama. Parla a nomi di tutto Antonio Grosso: "Sono qui per ricordare il suo cuore. Era una persona speciale. C'era per tutti". La bara esce tra la folla, sul feretro una maglia della Juve Stabia e in fondo il gonfalone di Castellammare. Una cerimonia conclusa con un grande applauso quello che si deve ad un artista che lascia la scena per restare nel cuore di tanti stabiesi. 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

24-05-2019 11:42:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA