Prima le foto dell'acqua limpida, poi quelle del torbido lasciato dai veleni. E alla fine torna anche la plastica alla foce. Sono bastata 24 ore dalla ripresa, che gli italiani chiamano fase due, per tornare a vedere le immagini del fiume Sarno inquinato dagli scarichi abusivi delle fabbriche. L'Arpac e la Capitaneria di porto, nelle scorse settimane, avevano avviato il monitoraggio per capire quali effetti avesse avuto sul fiume lo stop delle aziende tessili e delle industrie. Legambiente aveva avvisato che molto c'era ancora da fare per gli scarichi abusivi provenienti dalla rete fognaria di molti comuni. Ma non c'è stato il tempo di valutare gli effetti positivi che pare essere tornati subito a due mesi fa. Una situazione su cui lanciano l'allarme gli ambientalisti: "Controlli per individuare i responsabili".
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