Commercianti in protesta a Castellammare: "Non ce la facciamo più". I negozi chiusi da settimane per la zona rossa sono in campo per chiedere la riapertura. Saracinesche alzate e luci accese nella giornata di oggi come primo passo, poi "se dopo Pasqua non ci riaprono lo faremo noi". La rabbia sale per il sacrificio imposto nella settimana di Pasqua più che altro a negozi di abbigliamento e gioiellerie, perchè molti altri non hanno mai chiuso a partire dagli alimentari alle rivendite di detersivi.

Alla manifestazione indetta da Confcommercio ha aderito anche l'Ascom stabiese: "Con lo slogan 'Il futuro non si chiude!' i nostri amici e colleghi di Napoli hanno voluto denunciare l’insostenibilità della situazione attuale ad un anno dal primo Lockdown. Da oggi, tantissimi negozi del capoluogo campano accenderanno le luci dei propri negozi, lavorando all’interno per preparare le consegne destinate ai clienti più affezionati, sempre nel rispetto delle regole. La settimana di Pasqua è un’occasione preziosa da non sprecare, visto il perdurare della situazione e l’assenza sostanziale di aiuti alle imprese.

È così che in tanti hanno voluto contattare i clienti più affezionati, considerando che anche loro sono stanchi ed avranno sicuramente piacere di ricevere a casa un pensiero da regalare per Pasqua. Si tratta di una protesta pacifica per far comprendere che i negozi di abbigliamento, calzature e gioielleria, gli unici considerati non essenziali, NON SONO FONTE DI CONTAGIO! Chi desidera aderire all’iniziativa potrà farlo - sempre rispettando le limitazioni imposte dai regolamenti vigenti - al fine di sensibilizzare anche l’opinione pubblica sullo stato delle cose".