Il Museo di Stabia racconta anche l'eruzione del Vesuvio e come fu ricostruita dopo la distruzione causata dal vulcano nel 79 dopo Cristo. Uno spettacolo unico offerto dalla nuove tecnologie che del multimediale fanno una delle possibilità offerte ai visitatori nella versione apmliata dopo i lavori nelle sale delle Reggia di Quisisana a Castellammare. Ad accogliere il visitatore nella prima sala del Museo Archeologico di Stabia è, infatti, un grande plastico multimediale che fornisce immediatamente tutti gli elementi per fare un'esperienza e svolgere la visita del museo in autonomia.
Si legge sulla pagina ufficiale del Parco archeologico di Pompei: "Al centro c'è la storia di Stabia, dall'età arcaica a quella contemporanea, inserita nel territorio della Campania meridionale. Qui, mediante un suggestivo racconto video- sonoro, sono rappresentate tutte le trasformazioni che hanno condotto Stabia e la sua comunità nel presente: la nascita della città arcaica, la costruzione delle ville in età romana, l'espansione del suo territorio agricolo per arrivare alla distruzione nel 79 d.C. ad opera dell'eruzione del Vesuvio. Ma a differenza di Pompei ed Ercolano, Stabiae rinasce e qui inizia la storia che ha condotto la città nel presente".
Dalla riapertura dopo l'inaugurazione del 5 marzo riattivata anche la navetta Artebus che collega il museo al resto dei circuito archeologico di Pompei.