È morto solo come tutte le vittime del coronavirus. Vissuto tra la gente, attivo in politica con il cuore che batteva a sinistra e nel centro anziani stabiese, è andato via domenica in una sala del San Leonardo dedicata ai casi sospetti. Senza potere stringere la mano delle figlie nel momento dell'addio. È la terza vittima dell'epidemia a Castellammare, l'anziano di 82 anni portato in ospedale dalla zona di Quisisana per febbre e problemi respiratori. In obitorio cinque giorni, la famiglia ha dovuto aspettare fino ad oggi per sapere cosa ha spento l'anziano stabiese. La figlia del pensionato: "Non doveva andare così, non dovevi lasciarmi in questo momento sei andato via da solo senza neppure poterti fare l'ultima carezza". Ora che è arrivato il risultato del suo test, l'anziano stabiese dovrà essere cremato senza che i suoi familiari possano dargli l'ultimo saluto. La stessa sorte di altri due anziani, vittime del virus che lascia nella solitudine chi viene colpito fino all'ultimo momento di vita e anche oltre. Ricevuta la comunicazione dalla Protezione civile, il comune metterà in quarantena la moglie e i parenti che sono entrati in contatto con lui. Ma non è l'unico positivo di un'altra giornata poco confortante per Castellammare. In serata arrivato anche il tampone positivo di una ex infermiera di 62 anni che vive a Scanzano. Così gli stabiesi contagiati arrivano a 15, di cui tre in ospedale. Scrive il sindaco Cimmino: "L’Asl ci ha comunicato l’esito positivo al Covid-19 del tampone effettuato ad un uomo di 82 anni, deceduto lo scorso 23 marzo. Il mio pensiero oggi va a lui e a tutta la sua famiglia in questo momento di grande dolore. Il virus è un nemico invisibile, che ha già portato via tre nostri concittadini. Questo è un momento di tristezza e riflessione, ma anche di consapevolezza e senso di responsabilità: restiamo a casa, solo così potremo spazzare via presto questa ondata di dolore. In serata, intanto, è arrivata la notizia del tampone positivo anche per una donna di 62 anni, che attualmente si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva insieme al suo nucleo familiare. Anche a lei, come a tutti i cittadini positivi al virus, vanno i miei auguri di guarire presto e di vincere questa battaglia. In isolamento domiciliare ci sono attualmente 139 persone, identificabili come casi sospetti oppure come persone venute a contatto con pazienti positivi e casi sospetti in attesa dell’esito del tampone".
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