"Carolina ha chiamato la figlia per due giorni. È morta guardando negli occhi un estraneo". L'ha vista morire dal letto a fianco. Lui ha imparato a chiamarla per nome da quando gli si è trovato accanto. Con una polmonite provocata dal Covid, ha visto andare via per sempre l'anziana signora ricoverata con lui nel pronto soccorso del San Leonardo. E ora diventato un reparto Covid sotto l'onda d'urto dei pazienti in attesa sulle ambulanze. Anche l'avvocato Ostrifate è rimasto ore fuori all'ingresso dell'ospedale prima di riuscire ad entrare e poi per lui è cominciata l'esperienza più forte della sua vita. Nel reparto Covid i pazienti non possono vedere i loro familiari. Chi è malato e' isolato da tutto, come la donna morta senza potere rivedere la figlia. Per poi finire in un sacco di plastica senza l'addio di nessuno. Chi sta meglio e riesce a farlo comunica con l'esterno tramite il suo cellulare. E l'avvocato stabiese non ha mai smesso di tenere il suo diario dall'interno dell'ospedale. Un modo per non perdere il contatto con l'esterno. Ma anche per avvertire gli scettici. Un grido disperato dall'inferno a chi fuori organizza gite o giornate al mare. Una testimonianza su come muore un malato di Covid: "Guardando negli occhi un estraneo".
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