LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, morta a 63 anni all'ospedale di Salerno. La famiglia: "Vogliamo la verità sulla sua fine"

Aperta un'inchiesta 23 gli indagati, ieri l'autopsia disposta dalla Procura

di Redazione
Castellammare, morta a 63 anni all'ospedale di Salerno. La famiglia:

Morta a 63 anni per le complicazioni di un intervento all'intestino. Operata una prima volta all'addome, Natalina Angelotti non riusciva a riprendersi, anzi peggiorava sempre di più. Forti i dolori alla pancia al punto da portarle crisi respiratorie. Ma i medici del Ruggi di Salerno parlavano di "panico". Questo il racconto della famiglia della paziente di Castellammare morta il 29 giugno, mentre i suoi parenti erano a casa in quanto al suo fianco non poteva stare nessuno. Arrivati in ospedale, la donna non era già più nella sua stanza. Il suo corpo si trovava in un rispostiglio all'esterno dell'obitorio. Troppe le cose che non andavano negli ultimi giorni fino al tragico epilogo. Nessuna spiegazione alla famiglia che ha denunciato il caso. Aperta un'inchiesta della procura di Salerno, 23 tra medici e infermieri gli iscritti della struttura sanitaria nel registro degli indagati. L'autopsia eseguita, ieri mattina, alla presenza del medico legale della Procura e di quelli nominati dalle parti. A tutelare i parenti della vittima gli avvocati Olga Coda e Carmine Iovino, nominato come perito il medico stabiese Sergio Infante che rappresenta la famiglia. Due gli interventi subiti dalla donna a distanza di tre giorni. Dopo il primo programmato da tempo, un secondo d’urgenza, per poi finire nel reparto di rianimazione. Un'agonia durata 24 ore fino alla morte della donna. Spiega l'avvocato Coda: "Arrivati al Ruggi i familiari hanno trovato la salma su una barella in un corridoio esterno dell’obitorio, all’aperto coi 40 gradi di sabato scorso in un locale adibito a ripostiglio di scope secchi e stracci, anche se nell’obitorio c’erano stanzette vuote e refrigerate. Da lì la determinazione dei familiari di denunciarli". Tanta la rabbia nei parenti della donna a cui non è stata la possibilità di starle accanto nel momento dell'addio. Ora chiedono di conoscere la verità e aspettano gli esiti dell'autopsia di ieri per dare un senso al dolore irrimediabile che li ha colpiti. 


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07-07-2019 14:44:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA