LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, medici in fuga dall'ospedale: emergenza pediatri e chirurghi

I turni massacra in pronto soccorso mettono in crisi i reparti

di Redazione
Castellammare, medici in fuga dall'ospedale: emergenza pediatri e chirurghi

Undici chirurghi firmano in massa per chiedere il trasferimento. E il sindacato lancia l'allarme, ma la fuga dal San Leonardo con l'emergenza personale del  pronto soccorso che sta bloccando tutti i reparti non si ferma. Rischia di dovere rimandare a casa i piccoli pazienti il reparto di pediatria.

A partire dal prossimo mese, infatti, perderà tre medici che hanno scelto altre destinazioni. Il trasferimento lascerà l’ala dedicata ai più piccoli con appena 4 medici in corsia, troppo pochi per garantire turni diurni e notturni, ferie, eventuali malattie.
Una criticità che riguarda anche il personale Oss, del tutto carente e quello infermieristico. A destabilizzare molti reparti è invece la necessità di fare turni massacranti in pronto soccorso. Già da un mese circa sono ben 11 i chirurghi che hanno chiesto il trasferimento in massa. Il motivo è legato ai continui ordini di servizio con i quali si disloca il personale dai reparti in Pronto Soccorso. Per rispondere alla carenza generale di medici di pronto intervento, la direzione del San Leonardo in accordo con la dirigenza dell’Asl Napoli3Sud, ha introdotto nei turni del pronto soccorso i medici di reparto. E’ il caso di oculistica, otorino e chirurgia generale. I medici di queste tre unità sono i più utilizzati al piano terra del nosocomio stabiese, e spesso si trovano a dover gestire traumi ed emergenze per cui non sono stati formati. E comunque questo sta rallentando interventi chirurgici e prestazioni programmate nei vari reparti. Dichiara l'Asl al Mattino: «Una carenza nazionale - commentano dalla direzione dell’Asl Napoli3Sud - per il pronto soccorso si tratta ormai di un’emergenza che va affrontata con il Governo centrale. Per i reparti ordinari invece si tratta spesso di scelte personali dei medici che preferiscono altre struttrure perchè logisticamente più facili da raggiungere o per scelte personali. Abbiamo pubblicato bandi di assunzione e continuiamo nella ricerca di personale medico».

Intanto però ad alzare la voce per quanto sta accadendo all’interno del San Leonardo sono i sindacati come l’Anaao, che rappresenta i medici e dirigenti sanitari. «Solo grazie ad un accordo sindacale tra le varie sigle e l’Azienda se non si è arrivato alla chiusura di tutti i Pronto Soccorso aziendali, ma ad oggi, - scrive il sindacato - mentre i dirigenti medici hanno tenuto fede all’accordo stipulato, non si può dire lo stesso della controparte». Spostare medici non è una soluzione, lamenta l’Anaao, pratiche che «non fanno altro che determinare enormi disagi alla vita professionale e personale dei sanitari con conseguente e crescente tendenza degli stessi a lasciare la nostra azienda (come i colleghi chirurghi), impoverendone l’organico e quindi l’assistenza sanitaria erogata in termini qualitativi e quantitativi».

 


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21-04-2023 11:42:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA