LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La storia

Castellammare, mamma con il coronavirus partorisce bimba: 'Sto lottando con tutte le mie forze'

La trentaduenne stabiese: 'Per me un percorso in isolamento, mai entrata in contatto con le altre mamme'

di Redazione
Castellammare, mamma con il coronavirus partorisce bimba: 'Sto lottando con tutte le mie forze'

"Sono la paziente risultata positiva al Covid 19" si presenta così la giovane mamma che, quattro giorni fa, ha partorito al San Leonardo a Castellammare. Da ieri è in un letto dell'ospedale di Bosco, che ospita chi è contagiato dal coronavirus. È ricoverata, lontano dalla sua bimba di pochi giorni, per curarsi dalla polmonite causata dal coronavirus. La piccola è al nido del San Leonardo, dove a prendersi cura di lei sono le infermiere del reparto. Sta bene la neonata, ma non può trascorrere i primi giorni di vita tra le braccia della sua mamma come gli altri bimbi. Sulla sua pagina Facebook la mamma stabiese pubblica la sua storia. Il racconto di giorni difficili da quando è arrivata al San Leonardo, da Scafati dove vive col marito, al trasferimento nella struttura specializzata. Lo fa perché sa che la sua esperienza ha diffuso ansia e preoccupazioni nelle madri che dovranno partorire dopo di lei al San Leonardo. "Ho partorito all'ospedale di Castellammare di Stabia con la dottoressa Eutalia Esposito. Leggo in giro tutto cioè che viene scritto ma voglio dirvi la mia, la mia di una persona che ora sta lottando con tutte le sue forze. Se sono salva devo solo ringraziare la dottoressa per aver avuto questo intuìto". Comincia così il suo lungo racconto: "Arrivata in ospedale lunedì mattina sono stata messa subito in una stanza dove li ho fatto tutto il percorso, senza mai entrare dove c'erano le altre partorienti, non sono mai stata in contatto con quell'ala". Poi la diagnosi di caso sospetto di coronavirus per la febbre che accompagnava la mamma di 32 anni e la decisione di procedere con un taglio cesareo: "Portata subito in sala operatoria, da infermieri e equipe tutti preparati per prevenzione con vestiti con cappelli e maschere, una volta uscita da li sono stata messa subito in una sala di isolamento che era stata adibita dalla dottoressa, e in camera le infermiere sono sempre entrate con le giuste precauzioni". Ha voglia di ringraziarle la mamma, che ora spera solo di guarire presto per tornare dalla figlia appena nata: "Le due infermiere che mi hanno dato assistenza e che devo ringraziare, per essere degli angeli, sono Paola e Carmela". Dopo un messaggio anonimo, che è rimbalzato sui telefoni degli stabiesi sostenendo che non siano state rispettate le misure di sicurezza anti contagio, il terrore si è diffuso fuori e dentro il San Leonardo e il sindaco Cimmino ha chiesto chiarimenti al direttore sanitario dell'ospedale Muto. La mamma, però, si schiera dalla parte del primario e del suo staff: "Con il cuore di una mamma, che deve lottare e sta vivendo momenti di solitudine lontano dalla sua bambina, non parlate di cose non vere. Anzi io, se riesco a curarmi ora lo devo all'intuito che ha avuto la dottoressa, alla professionalità dell'ospedale. Andate a partorire lì senza paura". Poi la mamma pronuncia un augurio che vale per lei e per l'Italia: "Spero solo che tutto questo finisca presto".
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20-03-2020 17:14:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA