LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, madre e figlio usurai tentano di uccidere due fratelli

La vittima è l'ex fidanzato della figlia della donna

di Redazione
Castellammare, madre e figlio usurai tentano di uccidere due fratelli

Madre e figlio accusati di avere tentato di uccidere l'ex fidanzato della figlia e di avere provato a ferire con una pistola il fratello. Una vendetta per costringere le vittime a versare soldi imposti per debiti usurai.

Nella mattinata gli agenti del Commissariato di Pompei hanno posto in esecuzione un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due stabiesi, madre e figlio, destinatari, rispettivamente, l'una della misura degli arresti domiciliari e l'altro della misura della custodia in carcere. 

Secondo gli inquirenti i due hanno compiuto i resti di usura e tentata estorsione ai danni dell'ex fidanzato della figlia della donna arrestata. Ma non solo il figlio è anche accusato di tentato omicidio e detenzione e porto abusivo di arma per avere ferito il fratello della vittima. 

Il provvedimento cautelare rappresenta il frutto di una certosina attività di indagine condotta dagli investigatori del Commissariato di PS di Pompei sotto la direzione ed il coordinamento della Procura.

Tutto è cominciato il 12 dicembre scorso quando gli agenti di PS erano intervenuti a via Casone a Pompei ove era stata segnalata l'esplosione di colpi d'arma da fuoco.

Sul posto gli agenti di PS soccorrevano l'uomo, che riferiva di essere stato aggredito dall'ex suocera e dall'ex cognato.

Quest'ultimo, armato di una mazza da baseball, lo aveva colpito alla mano destra ed aveva infranto il vetro dell'auto della vittima, mentre la madre, aveva tentato di investirla guidando la Smart con la quale si era recata sul posto.

Ma la vicenda non si è chiusa così. 

La vittima, reagendo, era riuscita a disarmare il suo aggressore e a mettere in fuga madre e figlio. Sul luogo dei fatti gli agenti del Commissariato contattavano il fratello della vittima, il quale riferiva che, mentre rientrava a casa alcune decine di minuti dopo l'aggressione patita dal proprio fratello, si era imbattuto nell'ex cognato di quest'ultimo, il quale, ritornato sul posto, dopo essersi allontanato, a bordo di uno scooter e armato di pistola, aveva esploso alcuni colpi d'arma da fuoco all'indirizzo del fratello dell'ex cognato, nessuno dei quali lo aveva raggiunto, essendosi questi riparato dietro ad un'autovettura in sosta, il cui portellone posteriore presentava un foro di ingresso di proiettile.

Sul posto gli agenti di PS di Pompei sequestravano la mazza da baseball utilizzata per l'aggressione nonché un bossolo ed un'ogiva cal. 7,65, mentre la vittima, a causa dei colpi sferrati con la mazza da baseball, era costretta a ricorre alle cure del pronto soccorso di Nocera Inferiore dove le venivano diagnosticate contusioni escoriate alla mano destra ed al ginocchio sinistro, guaribili in 5 giorni salvo complicazioni.

Nella immediatezza dei fatti gli investigatori acquisivano un video ripreso da un sistema di videosorveglianza installato nei pressi del luogo teatro dei fatti, la cui visione confermava il tentativo di investimento operato dalla donna ai danni dell'ex genero.

Dalle indagini espletate dal Commissariato di PS di Pompei è emerso che l'aggressione aveva una motivazione puramente economica, in quanto madre e figlio pretendevano che la vittima versasse loro la somma di 2.200 euro a fronte di un prestito di mille euro, a fronte di 800 dei quali erano stati già restituiti.

Si è accertato, quindi, che la persona offesa era vittima di una richiesta di natura usuraria, in quanto le erano stati imposti interessi per un ammontare del 120% rispetto al capitale iniziale oggetto del prestito.

Le successive indagini, anche di natura bancaria, hanno permesso di individuare e sequestrare un assegno bancario dell'importo di 1.000 euro. rimasto insoluto, emesso dalla vittima a favore della sua ex suocera, a parziale garanzia del debito contratto e dei relativi interessi usurari.

La donna è stata arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari, mentre il figlio è tuttora attivamente ricercato.


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19-03-2022 13:37:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA