LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'iniziativa

Castellammare, Luigi Cuomo di Sos impresa: "Qui si pagano i camorristi in silenzio"

Il sindaco Cimmino sull'inchiesta Greco: "Senza regole un imprenditore si barcamena"

di Mariella Parmendola
Castellammare, Luigi Cuomo di Sos impresa:

"Greco ha messo insieme camorra e politica per ottenere i suoi obiettivi". Ma non sarebbe il solo. Secondo Luigi Cuomo di Sos Impresa: "A Castellammare gran parte di imprenditori e commercianti stabiesi hanno a che fare con le cosche". É quanto emerge dall'inchiesta della Dda al centro dell'incontro nel Circolo della legalità svoltosi oggi pomeriggio. "Adolfo Greco viene rappresentato come chi condiziona i rapporti tra affari, politica e camorra" esordisce Cuomo per toccare il tasto a cui tiene di più. "Perché la gente non denuncia? I commercianti stabiesi almeno tre volte l'anno pagano la camorra. Ogni volta gli stabiesi pagando rafforzano la criminalità organizzata. Le denunce sono pari a zero. Anche gli inquirenti prescindono dal rapporto con la gente. Il silenzio è l'arma più potente per i clan. Tante volte ribellarsi è più conveniente. Le indagini hanno permesso di scoprire chi, quando e dove paga" parte da qui il presidente della rete di associazioni nel bene confiscato di fronte alla Cassa Armonica. Una realtà che il sindaco Cimmino legge così: "Qui mancano le regole. Giustamente un imprenditore si barcamena per ottenere i permessi". Il primo cittadino non nomina, tra i suoi sponsor nell'ultima campagna elettorale e va avanti. "Castellammare è una città in cui la camorra c'è. Al Savorito il camorrista risolve il problema del quartiere. Eliminiamo le zone d'ombra. La gente quando ha bussato a Palazzo Farnese non ha avuto risposte". Tocca invece al giornalista Tiziano Valle spiegare come nasce l'inchiesta che ha portato all'arresto dell'imprenditore il 5 dicembre scorso insieme ai capi di quattro cosche. Il giornalista di Metropolis tocca un punto nevralgico: "Per i clan un funzionario del comune vale più di un sindaco. E poi non dimentichiamo che purtroppo in pezzi importanti dell'economia stabiese i capitali sono quelli della cosca". É Andrea Di Martino a ribattere a Cimmino tornando indietro nel tempo e ricordando che a Castellammare le case non si potevano fare: "Le regole c'erano. Poi si è creato un blocco di potere per stravolgerle". Toccando il tema della legalità da un altro versante é Scafarto che invece annuncia: "Abbiamo in atto un censimento delle proprietà del comune al Savorito e all'Acqua della Madonna. Manderemo via tutti quelli che non hanno diritto".
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07-03-2019 19:02:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA