LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Castellammare, lo scacchiere di Greco: l'assessore Russo e gli altri uomini chiave

Pacchetto di preferenze al figlio di Cesaro per i favori agli imprenditori

di Mariella Parmendola
Castellammare, lo scacchiere di Greco: l'assessore Russo e gli altri uomini chiave

Un posto chiave nello scacchiere che Adolfo Greco costruisce per condurre in porto i suoi affari. Giovanni Russo, uomo forte al fianco di Gaetano Cimmino con la delega ai lavori pubblici, è stato negli anni tra i tecnici più fidati dell'imprenditore per il quale si è aperto un altro fronte con la giustizia. Accusato di avere pagato politici e tecnici per la trasformazione dell'ex fabbrica Cirio in complesso residenziale con 330 appartamenti. Il terzo arresto in due anni. Il nome di Russo, che non è indagato, torna più volte nel quadro delle relazioni di Greco ricostruite dalla Procura di Torre. Che l'attuale assessore ai lavori pubblici sia sempre stato un suo uomo lo dice proprio l'imprenditore, quando si tratta di trovare nelle stanze del comune stabiese il funzionario giusto per ottenere il lasciapassare al suo affare milionario. "No, no quello sta all'Asi se stava al comune non c'era problema". Dice quando il suo piano trova resistenze nell'ufficio tecnico stabiese. Del resto Russo una mano l'aveva già data quando era stato spostato al comune ai tempi dell'amministrazione Bobbio. Un progetto, quello degli appartamenti al posto di ciminiere al centro di Castellammare, che per essere realizzato ha richiesto una modifica normativa in consiglio regionale fatta passare come emendamento al bilancio grazie alle amicizie di Greco nel centrodestra di Caldoro da Luigi Cesaro a Antonio Pentangelo. Ed è proprio a Russo che, il 30 luglio del 2014 in una telefonata intercettata, Greco confida la strategia messa in campo dagli uomini di Berlusconi per dare il via libera all'affare Cirio: "Un emendamento su cui porre la fiducia. Al Presidente l'ha scritto direttamente Antonio Elefante". Perciò a scrivere la legge ad personam che ha sbloccato l'affare da 12 milioni di euro è stato direttamente il tecnico di Greco, ottenendo che i politici approvassero una norma sotto dettatura dell'influente uomo d'affari. Per la Procura di Torre Annunziata l'imprenditore avrebbe corrotto Antonio Pentangelo regalandogli un Rolex e pagato una mazzetta a Luigi Cesaro. Al punto che il loro destino giudiziario ora è nelle mani dei parlamentari della Giunta per le autorizzazionia procedere che dovranno decidere sulla richiesta di arresto. Ma la dote più importante Greco l'avrebbe portata in termini di voti al figlio di Cesaro, Armando candidato alle regionali del 2015. "Cinquecento voti" quantifichera' Pentangelo vantandosi dell'operazione con il candidato. Un pacchetto di consensi per avere ottenuto che "delle baracche diventassero oro". Questa è la sintesi che ne dà Luigi Greco, il figlio di Adolfo deputato alle relazioni con la politica locale. "Vengono settanta persone, tutti imprenditori, tutti! È normale! Abbiamo fatto insieme l’operazione e quindi devono votare Cesaro, perché io sono una persona, se prendo, se mantengo, se prendo un impegno devo mantenere... Amedeo ma tu hai capito che hanno avuto quelli? Amedeo, tenevano una baracca ed è diventata oro adesso!". Del resto è un sostegno scontato: "E chi dovrebbero votare questi? Ma quando l’hanno avuta una cosa del genere senza cacciare una lira... cioé me lo spieghi?". Cinquecento preferenze sul piatto della bilancia per avere eliminato i vincoli a costruire aumentando il valore delle proprietà tra Corso Alcide de Gasperi e la zona Asi a beneficio del gruppo di imprenditori stabiesi diventati nel cambio di scena legislativo supporter di Cesaro junior. E anche in questo caso dall'altra parte del telefono quando Greco spiega tutto c'è l'assessore Russo. Un incontro con una trentina di imprenditori. "Gigino si è impegnato, lo dobbiamo aiutare" spiega Greco. E del resto la contropartita i funzionari Asi, del cui team faceva parte Russo, era già stata pagata. Dice Greco soddisfatto: "Da quell'area hanno tolto il vincolo industriale, ora si può fare tutto alberghi, commerciale". Uno scambio tra soldi, voti e favore di cui ora è venuto il momento di pagare il prezzo con la giustizia.
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17-05-2020 08:26:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA