"Tavolo tra Regione Campania, Comune di Castellammare, Autorità portuale, Fincantieri e Corderie". Questi i protagonisti per l'ex sindaco Salvatore Vozza di un confronto permanente sul futuro di Castellammare in particolare rispetto allo sviluppo delle economie legate al mare. In un lungo documento a sua firma l'ex sindaco affronta tutti gli aspetti punto per punto. Ne pubblichiamo i principali:
FINCANTIERI e CORDERIE: rappresentano realtà produttive alle quali la città non può rinunciare. È necessario fare chiarezza sugli investimenti e le scelte da operare per le commesse assegnate e gli investimenti indispensabili per il futuro di entrambe le realtà.
PORTO ANTICO Con Main Port è nata una preziosa attività per i servizi e l’assistenza ai grandi yacht ,ritagliandosi uno spazio importante a livello internazionale; gli stessi concessionari che operano nel porto sono diventati un riferimento apprezzato per la nautica da diporto. Per qualificare sempre di più la funzione del Porto Antico è necessario che si definiscano con chiarezza i settori da ampliare, gli immobili da abbattere e quelli da riconvertire ai fini dello sviluppo dei servizi turistici e dell’accoglienza.
Marina di STABIA è una grande realtà di valore non solo italiano e deve poter rappresentare sempre di più un punto di forza per Castellammare e per l’intera Regione. Il tema dei tempi per il completamento delle opere a terra di M. di Stabia diventa decisivo per sbloccare l’utilizzo e la riconversione delle are industriali dismesse. Corso Alcide De Gasperi può diventare la NUOVA PORTA d’ingresso alla città, il collegamento che valorizza davvero il rapporto con Pompei e Torre Annunziata.
POZZANO E il LUNGOMARE: LE SPIAGGE!
Oggi è possibile, grazie al ritorno delle condizioni di balneabilità per quasi tutto il tratto banchina Zi’Catiello – M.di Stabia (manca ancora il tratto della Villa Comunale), ridefinire un Piano Spiagge coerente e nuovo, dopo i tentativi fatti nel passato e di recente, in modo parziale e incompleto, dalla stessa Commissione Straordinaria. Si tratta - organizzando servizi e pulizia adeguata - di assegnare nuove aree per la libera fruizione, tenendo conto che oggi il rapporto tra pubblico e privato è sperequato e, allo stesso tempo, di valorizzare le attività ed il ruolo degli stabilimenti privati. Le nostre spiagge di circa sette Km e che sono risorsa primaria per rilanciare l’industria turistica ,ci consentono di rispondere a istanze ed esigenze diverse, di offrire spazi pubblici e privati in un contesto di rara bellezza.
Non dobbiamo nasconderci, che sui temi della nuova bonifica dell’arenile, del completamento del collettore di Gragnano e degli altri interventi legati al disinquinamento del Sarno, permangano ancora incertezze e lentezze intollerabili che occorre rimuovere al più presto. La Regione, insieme ai gestori degli impianti e tutti gli altri Enti coinvolti, si assuma il compito, come richiesto da Associazioni e Sindaci, di indicare i tempi per porre la parola “fine” a quest’annosa e vergognosa vicenda. Castellammare è tra i Comuni che ha subito i maggiori danni, il mare negato a generazioni di stabiesi è dipeso dall’inquinamento del Sarno . La città dovrebbe essere risarcita e invece subisce ancora la beffa di scarichi maleodoranti nel tratto del Miramare, di camion per manutenzione ed espurghi che sostano ormai quasi tutti giorni sulla villa comunale, per tamponare a problemi derivanti da impianti vecchi e mal funzionanti. Quanto costa tutta questa manutenzione, i costi finiscono sulla bolletta dei cittadini? Sono tutti aspetti su cui ritornare in modo più approfondito.