Le proposte dei giovani di Arm e del portavoce Antonio Sessa per Castellammare alla vigilia del voto per le amministrative.
"Oggi nasce la necessità di FARE RETE per i giovani della città di Castellammare. Una rete che parte da un elemento fondamentale L’ASCOLTO che si traduce in azioni concrete, mettendo insieme alcuni attori importanti: LE SCUOLE I giovani credono nell’istituzione scuola che deve APRIRSI sempre di più alla città con un tempo prolungato, diventando luogo di incontro, coinvolgendo LE FAMIGLIE, in quella ALLEANZA EDUCATIVA, di cui abbiamo bisogno. Da questa alleanza, fatta anche con le PARROCCHIE, LE ASSOCIAZIONI E LE ISTITUZIONI, le scuole devono diventare quanto prima luoghi di incontro e per lo studio, ma ancor di più di auto gestione dei giovani per lo sport, per eventi culturali (teatro, musica, pittura…), per dibattiti e formazione, per ascoltare e per diventare sempre di più protagonisti della città. La scuola come AGORA’, come centro dei quartieri. Più c’è scuola meno sarà la criminalità. Ribadiamo che è fondamentale il coinvolgimento di tutti, sarebbe bello se in ogni istituto scolastico nascesse un COMITATO formato da tutti gli attori sopra definiti per il raggiungimento di questo scopo. IL COMUNE, CITTA’ METROPOLITANA E LA REGIONE. Il Comune è l’istituzione più vicina ai cittadini. Questo deve diventare il luogo del confronto, ma ancor di più il luogo della programmazione condivisa, fatta con i giovani e per i giovani che vogliono essere sempre di più protagonisti della città, partendo dalla VIVIBILITA’: una città pulita, con marciapiedi usufruibili, una città con un palazzetto dello sport, una città con luoghi per il divertimento, con meno traffico e più verde curato. Occorre valorizzare le risorse naturali: le terme con le sue benefiche sorgenti gestite con la partecipazione dei cittadini e con competenza, il mare che deve diventare balneabile con il suo prezioso arenile. In riferimento a questi occorre fare chiarezza sulla situazione in riferimento all’inquinamento attuale. Valorizzare le tante risorse culturali: gli scavi e il museo Libero D’Orsi, valorizzare le tantissime opere d’arte presenti nella nostra città in particolare nel centro antico, che deve diventare zona ZTL. Occorre far sì che le periferie siano meno lontane dalla città con la presenza maggiore dell’ente comune, ripartire dai CONSIGLI DI QUARTIERE costituiti dai giovani, che diano il loro prezioso contributo, con un peso importante nella gestione della res pubblica. Occorre che gli strumenti di programmazione: PUC (piano urbanistico comunale), PUM (piano urbanistico per la mobilità) e lo sconosciuto PEBA (piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) siano CONDIVISI con i giovani che hanno capacità e idee, non calati dall’alto. Occorre mettere in atto una programmazione per creare eventi che valorizzino il territorio con città metropolitana e la Regione, la filiera istituzionale deve funzionare al di là dei colori o delle appartenenze partitiche, un’attenzione particolare per i trasporti urbani ed extra urbani. Meno macchine e più traporti sostenibili. E’ importante che il Comune diventi la casa comunale dei giovani, occorre far sì che si favorisca l’accoglienza delle istituzioni verso i giovani. Occorre un piano Marshall per il lavoro che vede tutti coinvolti: istituzioni, imprenditori, artigiani, associazioni e terzo settore, la scuola che si raccordi sempre di più con il mondo del lavoro, ma anche le parrocchie e le comunità.
Abbiamo una grande disoccupazione giovanile e femminile. Abbiano tanti siti ex industriali che vengano convertiti in luoghi di accoglienza e quindi di lavoro per i giovani. Il lavoro è dignità e senza la certezza del lavoro non è possibile restare in città, non è possibile pensare ad avere un figlio. La casa: occorrono politiche abitative a sostegno delle giovani coppie, con misure di detassazione per chi mette a disposizione la propria abitazioni per le giovani coppie con fitti calmierati, occorre pensare a misure di accesso al credito per l’acquisto della prima casa. Non occorre cementificare, occorre fare un sondaggio sia del patrimonio pubblico e sia di quello privato per comprendere le azioni da mettere in campo. La macchina comunale non deve essere il luogo della burocrazia, ma il luogo della certezza, della consapevolezza dei tempi e della realizzazione; chi ha la responsabilità politica e quindi delle scelte possa realizzare ciò che ha deciso o proposto alla città prima delle elezioni. Il luogo della GENTILEZZA dove tutti vengono ascoltati ed accolti. Occorre mettere in atto politiche sociali innovative che vanno oltre l’assistenzialismo, aprire le scuole e provare a creare delle mense darebbe un forte sostegno a quelle famiglie che vivono la povertà e che sono in forte aumento. Favorire la creazione di gruppi di famiglie che si sostengono reciprocamente insieme alle parrocchie o comunità favorirebbe il walfare orizzontale di cui abbiamo bisogno perché i fondi sono sempre più scarsi. Favorire l’istituzione dell’affido familiare per prevenire conflitti e abbandoni con un lavoro culturale e di formazione, fino ad arrivare alla creazione di un registro comunale delle famiglie affidatarie. La disabilità, occorre non soltanto sostenere coloro che vivono la disabilità attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma favorire lo sport e l’inclusione dei ragazzi, sostenere le famiglie e caregiver che si prendono cura delle persone disabili. Occorre preparare luoghi per il dopo di noi, perché non ricada sui fratelli l’eventuale peso del sostegno della persona disabile. Un’ attenzione alle dipendenze: droga, alcol, pornografia e alle nuove dipendenze come l’azzardopatia o con il gioco on line e che molte volte porta all’isolamento. Lo sport, la scuola, le parrocchie, le comunità, le associazioni, le istituzioni possono aiutare a previene queste dipendenze, con l’ampliamento dei centri per l’ascolto dove contrastare fenomeni sempre più in crescita come l’autolesionismo, il pensiero al suicido, i disturbi alimentari e di quanto di negativo gira intorno alla nuova generazione che si sente più sola. Queste possono essere alcuni spunti di riflessione e sicuramente non sono esaustivi per creare un PATTO PER I GIOVANI. Il mettersi insieme e il lavorare insieme per il benessere dei nostri giovani deve diventare il punto cardine della prossima amministrazione, avere una città a dimensione di bambini e di giovani porterà sicuramente al cambiamento del trend demografico e metterà un argine alla fuga dei Ragazzi. Fate della nostra città un modello per la Nazione intera, partiamo dalla terme. Spero che le meraviglie della nostra città le toccheremo al più presto con le nostre mani e che non siano solo racchiuse in un libro di storia".