Prima i deputati presentano interrogazioni in Parlamento, poi incontri con il Prefetto Valentini. Il caso Castellammare è l'invio dei funzionari della Prefettura al comune a scuotere la politica stabiese.
Gli interessi del clan D'Alessandro negli appalti pubblici sono parte di più di un'inchiesta della Dda, come la pressione estorsiva su molte imprese, ristoranti e negozi. Poi le dichiarazioni del boss Sergio Mosca su un sostegno ad un candidato di Forza Italia. Da qui riparte l'opposizione che chiede si faccia chiarezza. Venerdì una delegazione guidata dal parlamentare Gennaro Migliore, con il deputato Lello Vitiello e il capogruppo Andrea Di Martino è stata dal prefetto ricevendo rassicurazioni sulla massima attenzione riservata alla città. Castellammare e Torre del Greco sono tra le priorità di Antimafia e Prefettura.
Lunedì toccherà ai parlamentari di PD e Cinquestelle. Ma dopo il comunicato della senatrice Teresa Manzo, ieri sera ha sbottato il sindaco Cimmino: "I parlamentari, per quanto mi sforzi di capire, proprio non riesco a comprendere la premura con cui vi state alternando in Prefettura. Una premura che sa tanto di strumentalizzazione politica di inchieste giudiziarie, per gettare fango sulla città di Castellammare di Stabia. Lo dico senza mezzi termini. Se aveste messo lo stesso impegno nel vostro lavoro di tutela per il Sud o nel dare impulso affinché fosse avviata un'adeguata campagna vaccinale, probabilmente ne avremmo beneficiato tutti".
In realtà un dossier della Dda, che fotografa un quadro delle inchieste in corso, è stato già sulla scrivania del Prefetto Valentini. Ovviamente si tratta di contenuti riservati su cui si lavora in silenzio mentre si susseguono note e scontri tra le forze politiche.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere