GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, l'allarme dal pronto soccorso il primario: 'Troppi pazienti, manca anche l'ossigeno'

La Fial: 'Costretti a turni di 13 ore, così rischiano i malati'

di Mariella Parmendola
Castellammare, l'allarme dal pronto soccorso il primario: 'Troppi pazienti, manca anche l'ossigeno'

Manca l'ossigeno e il personale per affrontare una emergenza già drammatica da alcuni giorni. Da 18 pazienti con il Covid a 22 in 24 ore. Il pronto soccorso di Castellammare non regge l'urto. Troppi i pazienti contagiati e i malati con altre patologie da assistere contemporaneamente. Molti sono sulle barelle in corridoio e altri aspettano per ore sulle ambulanze, in attesa che si liberi un posto. Il primario del pronto soccorso, il dottore Pietro De Cicco, da due giorni lancia un appello e a lui si unisce anche il sindacato. Intervenuto stamane a "Buongiorno regione" al Tgr Campania ha spiegato che al San Leonardo ci sono ricoverati “ben 22 pazienti con covid. E tra questi anche una donna in gravidanza e un infartuato". La situazione diventa più grave con il passare delle ore: "Eravamo preparati, ma non fino a questo punto. Stanotte abbiamo dovuto chiedere aiuto all’ospedale di Sorrento. Mancava l’ossigeno, fondamentale per curare i malati di covid e non solo. Il nostro fabbisogno si è triplicato. Da soli non ce la possiamo fare. Noi dobbiamo salvaguardare la salute di tutti. L’Asl ha fatto l’impossibile fino a questo momento per aiutare noi e i pazienti, ma ora è necessario fare di più". In ospedale devono arrivare solo i casi più gravi. "Abbiamo bisogno della mano dei medici di base perché arriva troppa gente in pronto soccorso”. Sulla stessa lunghezza d'onda la FIALS che chiede più personale: "Medici e infermieri sono costretti a fare 13 o 14 ore di fila. Angeli più che eroi, ma non ce la fanno più". In queste condizioni il rischio maggiore è per i pazienti: "Le preoccupazioni e la non dovuta assistenza, non solo per gli ammalati colpiti da Covid-19 costretti a stare in barella, ma la trascuratezza, l'inadempienza, l'inefficacia e l'inefficienza  per gli altri ammalati colpiti da altre patologie". La Fials usa toni duri rivolgendosi ai vertici di Regione e Asl: "Vogliamo denunciare a tutti gli organi in indirizzo la 'trascuratezza' con la quale si è organizzata la macchina sanitaria, facendo trovare le strutture, gli operatori tutti sanitari alla berlina, riducendo gli stessi a continui stress psicofisici, preoccupazioni, tensioni e allo stremo delle forze, che  non riescono più a dare assistenza con il grido di allarme di tutti gli ospedali dell'Azienda".                                                                             
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26-10-2020 09:28:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA