"La morte li unisce nella vita eterna". Con le sue parole don Antonino coglie l'essenza della tragedia che ha colpito le famiglie di Vittorio e Piero Verone.

Le bare una accanto all'altra. Come lo sono stati in vita i due fratelli e nella tragica morte. Oggi pomeriggio era gremita la Cattedrale di Castellammare per l'ultimo saluto ai due fratelli morti in autostrada sabato scorso.

Vittime di un assurdo incidente provocato da un'auto che arrivava contromano tra Capua e Santa Maria Capua Vetere e poi di una seconda che, sopraggiungendo, li ha travolti. 
"Piero e Vittorio hanno vissuto per gli altri. Hanno pensato sempre al prossimo. Mi ha raccontato la moglie di Vittorio, Giovanna, che hanno perso il papà giovanissimi. Il padre, che aveva solo 48 anni ha affidato il fratello Piero a Vittorio. Una tragedia del passato li ha uniti ancora di più nella vita. E quella di sabato li ha uniti per l'eternità" è il passaggio più significativo dell'omelia del parroco. 

Ma la commozione ha pervaso l'intera chiesa quando la giovane Manila ha letto un messaggio a nome dei tre nipoti: "Ciao nonno e zio Vittorio. Ciao nonno e zio Piero. Persone buone e disponibili per tutti. Eravate una risorsa preziosa. Ogni volta che la vita ci riuniva era una gioia. Sarete sempre i nostri angeli. Ci mancherete immensamente".

Ma sono state diverse le testimonianze che si sono succedute. 
Prima il ricordo dei Lions, il club di cui Vittorio Verone è stato presidente: "Vittorio hai lasciato un vuoto. Un uomo nobile, un amico pieno di entusiasmo. Hai ricoperto cariche prestigiosa sempre con lo stesso rigore e semplicità. Un vuoto lasci incolmabile. Ci manca il tuo sapere, la tua generosità. Ma soprattutto il tuo affetto".
Alla moglie Giovanna dedica parte del suo messaggio il Garden Club.

Lungo l'applauso quando le due bare sono uscite, una dopo l'altra dalla Cattedrale per l'ultimo viaggio verso il cimitero.