"Alcuni colleghi si sono comportati da incoscienti". È diretto Enzo Liuzzi contro chi ha scelto scorciatoie per non perdere clienti e violare le norme anti contagio a Castellammare. Tra i decani dei parrucchieri stabiesi, Liuzzi è tra i più noti in città e va diritto al problema: "Trovo vergognoso e pericoloso andare a casa dei propri clienti per soddisfare il capriccio di qualcuno". La sua denuncia su Fb raccoglie il consenso di altri colleghi che, come lui, stanno rispettando alla lettera le norme. Fermi per il coronavirus come tanti altri. Negozi chiusi e incertezza sul futuro. I parrucchieri rischiano di essere tra gli ultimi a riaprire a Castellammare, come nel resto d'Italia. Una situazione pesante che si unisce all'amarezza di avere constatato la presenza di furbetti: "In questi giorni di quarantena ho saputo di alcuni colleghi che si sono comportati da incoscienti". Da presidente dei parrucchieri stabiesi per anni il professionista ha ascoltato le proteste di chi si lamentava degli abusivi: "Le stesse persone che hanno sempre criticato i lavoratori abusivi, disprezzandoli e lamentandosi che creano concorrenza sleale". Tanto più che il parrucchiere, impegnato nel formare i giovani per dargli una possibilità occupazionale, pensa proprio a loro: "Per motivi legati alla formazione conosco diversi ragazzi che hanno deciso di lavorare in proprio, perché ancora non si possono permettere di aprire un salone, ma che, in questo momento così delicato, hanno avuto il buon senso di starsene a casa rispettando il distanziamento sociale. Da colleghi con esperienza, che vantano risultati e numeri importanti non me lo sarei mai aspettato". Di qui l'amara conseguenza sul futuro: "Grazie al corona virus dovrò scremare ulteriormente la cerchia di cosiddetti colleghi. Dispiace"