"Tutti incandidabili" per l'Avvocatura dello Stato, sei dovranno uscire dalla vita politica per 5 anni e otto no per il pubblico ministero. In tutte e due le liste c'è il sindaco Gaetano Cimmino, ritenuto responsabile di avere portato il comune allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Cosi' si è chiusa l'udienza di oggi, quella decisiva e l'ultima prima della sentenza che potrebbe slittare di qualche giorno.
Chiusi in camera di consiglio i magistrati che stanno valutando le posizioni dei politici una alla volta. Non fa sconti l’Avvocatura di Stato che nel corso del processo a carico degli ex amministratori di Castellammare di Stabia ha chiesto che l’ex sindaco Gaetano Cimmino e altri 13 tra assessori e consiglieri comunali vengano dichiarati incandidabili per i prossimi 5 anni.
Non ha portato avanti la stessa tesi il pubblico ministero che ha chiesto l'incandidabilita' per Cimmino, per il suo assessore all'urbanistica Fulvio Cali, per l'ex presidente del Consiglio Emanuele d'Apice, per l'ex capogruppo del Pd Francesco Iovino e per gli ex consiglieri comunali di centrodestra Lello Tito e Barbara di Maio. Ha accettato invece le tesi degli avvocati difensori per gli ex assessori Giovanni Russo, Antonio Cimmino, Sabrina Di Gennaro, Antonella Esposito e per gli ex consiglieri comunali Annamaria De Simone, Enza Maresca, Giovanni Nastelli, Eutalia Esposito. Quindi non tutti i nomi finiti nella relazione della commissione d’accesso che ha portato allo scioglimento del Comune per infiltrazioni della criminalità organizzata rischiano allo stesso modo. Ma ora l'ultima parola spetta ai giudici.