Una brochure per contestare al sindaco Cimmino le promesse fatte e non mantenute. A quasi un anno di distanza dalle elezioni comunali, che hanno visto Gaetano Cimmino sindaco di Castellammare di Stabia, i Consiglieri di opposizione Massimo de Angelis e Giovanni Nastelli (Uniti per Stabia) presentano i “non fatti” dell’attuale amministrazione, tenendo a parametro punto per punto le promesse della campagna elettorale. Li racchiudono tutti in un opuscolo stampato a proprie spese e intitolato “Il Libro dei sogni di Cimmino”.
Spiegano i due consiglieri di opposizione: La lista è lunga e avvilente: non è stata istituita nessuna “squadra di manutenzione di pronto intervento” per ripristinare gli assetti viari, l’illuminazione e il verde pubblico cittadino. La “città sicura e ordinata” che doveva essere assicurata anche dall’”assunzione di 40 nuovi agenti di polizia municipale” non è stata realizzata, come non ci sono state le assunzioni. La “lotta alla vendita di prodotti contraffatti” per tutelare il nostro commercio interno non è mai iniziata, i venditori abusivi continuano beatamente a vendere sempre al solito posto, sotto la luce del sole. Nessuna “implementazione del sistema di videosorveglianza”, nessun tavolo permanente di interforze, nonostante i fatti inquietanti dell’8 dicembre.
Cimmino aveva promesso il “reperimento di risorse per la ristrutturazione dell’Albergo delle Terme” per dare la gestione con bando pubblico ad importanti gruppi privati del settore. Non un progetto concreto in questa direzione, di contro Castellammare di Stabia è stata vergognosamente assente alle principali fiere sul turismo d’Italia. Il “Porto come prima stazione marittima termale del mondo” rimane un sogno: l’Eav ha dato la stazione in gestione ai privati.
Erano stati promessi “2mila posti auto”, ne abbiamo visti anche di più, ma tutti in doppia fila. La “mobilità morbida” a energia elettrica che avrebbe dovuto collegare la città, così come il “Piano Spiaggia” (Puad) non hanno visto la luce e nemmeno la stesura di un progetto di fattibilità.
Il sistema di raccolta differenziata non ha subito alcuna implementazione, né incentivi: la città è una discarica a cielo aperto anche in pieno centro e i cittadini sono sottoposti a rincari della Tari. L’archivio digitale comunale non è mai stato attivato.
Cosa dire poi della strada che porta al Faito? Dissestata come sempre, acuendo il grave rischio idrogeologico che ci è stato diagnosticato.
Le politiche sociali sono ferme: nessuna implementazione di asili nido, nessuna creazione della “Fondazione Stabia”e, nessuna azione di contrasto alla povertà o attenzione al decoro urbano. «E dov’è il progetto di trasformazione dell’Ospedale San Leonardo in un polo specializzato con un notevole miglioramento della qualità del servizio?»
Ancora lo Stadio. «Ci è stato promesso un nuovo stadio che sarebbe diventato “il fiore all’occhiello del calcio in Campania”. Ebbene, la Juve Stabia ormai è in serie B e lo stadio non è all’altezza della squadra della sua città.
«I fatti parlano chiaro. Gaetano Cimmino manca totalmente di una visione strategica della città! Un anno fa ha presentato un programma fatto di promesse tra le più disparate con il solo intento di intercettare tutti i desideri venuti fuori dai sondaggi elettorali dei cittadini. Ma queste promesse non sono mai state supportate da un piano operativo concreto, infatti ad oggi rimangono tutte completamente disattese e a pagarne le conseguenze sono gli stabiesi. È palese che Cimmino non sappia dove mettere le mani per risollevare Castellammare di Stabia e i risultati parlano più delle sue dispendiose propagande politiche. Per governare ci vogliono coscienza e competenza: e Gaetano Cimmino non ha dimostrato nessuna di queste qualità, se non quella di saper prendere in giro la città a cui appartiene
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