I docenti che hanno scelto di “mettersi in gioco” con il teatro, in occasione di quest’anno scolastico, nell’ambito del progetto artistico e formativo TEATRO SCUOLA VEDERE FARE che Casa del Contemporaneo con Le Nuvole (Ente riconosciuto come formatore dalla Regione Campania) e la collaborazione di Agita e Casa dello Spettatore di Roma mettono in piedi ormai da 8 anni consecutivi raccogliendo riconoscimenti di premi nazionali (Miglior Progetto Eolo Award 2020) e del Ministero dell'Istruzione e del Merito.
Teatro Scuola Vedere Fare (TSVF), dopo aver portato in scena nella sala teatrale di Via Allende il Maggio all'Infanzia Campania con i 3 spettacoli degli 87 studenti dei 4 Istituti Scolastici stabiesi partecipanti, dedica un’intera serata agli 8 docenti che hanno seguito le classi aderenti al progetto.
Ecco dunque che giovedì 8 giugno (ore 19.30) sul palco del TK di Castellammare di Stabia arriva "Cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola. Percorso poetico e narrativo sulla scoperta dell’autenticità della comunicazione": nella speciale edizione di TSVF realizzata con il sostegno della Fondazione Trianon Viviani nell’ambito del progetto POC Regione Campania una riflessione sul senso del “dire” quando si vuole "troppo insegnare” che passa attraverso l’esplorazione delle proprie emozioni e si esprime attraverso una poesia, un brano musicale per risultare più comprensibile. In scena pochi oggetti di scena per lasciare volutamente lo spazio ai gesti e alle parole che i docenti vorranno condividere a conclusione di questa esperienza di formazione e lavoro.
L’evento arriva a conclusione del percorso formativo, formulato in 48 ore totali, iniziato a ottobre 2022, per un momento di comunicazione finale, aperto gratuitamente al pubblico di Dirigenti Scolastici e colleghi docenti ma anche a famiglie ed amici, in cui i docenti potranno raccontare la consapevolezza, acquista nel corso di questa esperienza lunga un intero anno scolastico, che “se non a tutto c’è una risposta, a tutto e a tutti si può concedere un ascolto, un’attenzione, una cura attraverso il teatro. Quando la scuola ospita la teatralità - che è linguaggio di tutti e per tutti e con tutti - fa esistere questo linguaggio al proprio interno. Qui possono avvenire le contaminazioni più efficaci verso il mondo della non-scuola, il mondo della formazione della persona e non soltanto il mondo fatto dal rapporto docente-studente" riferiscono Morena Pauro di Casa del Contemporaneo e Salvatore Guadagnuolo di Agita.
La programmazione prosegue nei altri teatri di Casa del Contemporaneo in Campania martedì 13 giugno al Teatro Ghirelli di Salerno e giovedì 15 giugno al Teatro dei Piccoli di Napoli per accogliere le performance dei docenti delle scuole di Salerno, Napoli e Pozzuoli che hanno aderito a Teatro Scuola Vedere Fare.