Parla al lungo don Luigi mentre collegamenti da Castellammare danno voce ai volontari che lavorano al progetto della cucina solidale. Sono 217 gli stabiesi che si alternano ogni domenica negli spazi realizzati a fianco alla parrocchia del Carmine: "Non chiediamo il reddito a chi viene a mangiare. Il primo male a volte è la solitudine".
Il sacerdote lo racconta domenica nella trasmissione di Rai 3 "La via di Damasco". E dice: "A Castellammare ci sono tante persone buone, ma vanno organizzate. Una mentalità camorristica uccide la speranza".
In un suo progetto futuro la possibilità di creare lavoro per i ragazzi diversamente abili, ma in generale sono i giovani la sua maggiore preoccupazione: "In una città con livelli altissimi di disoccupazione giovanile si devo dare risposte concrete ai ragazzi".