Ricominciamo dalle regole del gioco. È quello che si sono detti i ragazzi della 4AL del Liceo Francesco Severi quando hanno scelto di utilizzare le ore dell’alternanza scuola-lavoro per dare il proprio contributo di cittadini alla realizzazione di una lodevole iniziativa, avviata da Massimo Desiderio, un nome noto in città, e non solo, nel campo dell’hair styling. Guidati dalle docenti Giuseppina Martoriello e Liliana Longobardi, con il pieno sostegno della DS Donatella Solidone, si sono dati da fare per l’intero anno scolastico, tra una interrogazione e l’altra, per progettare e realizzare il sito dove documentare il loro lavoro, pubblicizzare l’evento di cui hanno creato lo slogan e la pagina social dove la cittadinanza potrà trovare tutte le informazioni e prendere parte attiva alla realizzazione dell’evento, contribuendo alla campagna di crowdfunding messa su per sostenere, anche economicamente, questa che mira a ridare per due giorni uno spazio concreto al gioco di strada. “Non è un’operazione nostalgia -spiega Massimo Desiderio - ho pensato che fosse giusto attirare l’attenzione della cittadinanza e dell’amministrazione sull’assenza di spazi aperti dedicati ai bambini. Da piccoli la città era per noi un mondo da scoprire, le strade, i cortili accoglievano giochi tramandati di generazione in generazione, con regole fisse e che ci si incaricava di spiegare ai nuovi arrivati, pronti ad apprenderle fulmineamente per poter prendere parte a quelle gare infinite, inventate chissà quando e da chissà chi, per sopperire con la fantasia e l’ingegno alla scarsa disponibilità di giocattoli. I bambini si costruivano da soli i loro giochi con i materiali che c’erano a disposizione, il corpo stesso era coinvolto interamente nel gioco. Riportare i bambini a giocare negli spazi aperti può significare per loro riscoprire il movimento, la comunicazione, la fantasia, l’avventura, la costruzione, la socializzazione. L’entusiasmo con cui i ragazzi del Severi hanno accolto il mio progetto mi ha invogliato a proseguire nella realizzazione di questo piccolo progetto”. Dunque,riscoprire i giochi di un tempo per consegnare alla città una luce nuova che sia, però, il riflesso della tradizione passata, per rimembrare quelle fantastiche occasioni di incontro che hanno unito e divertito generazioni di bambini di ogni tempo.
Per due giornate all'insegna del gioco e dello stare insieme, Castellammare di Stabia sarà teatro di giochi che faranno rivivere emozioni per molti dimenticate e per altri, più giovani, del tutto nuove, stimolando una riflessione importante su forme vecchie e nuove di quest’attività antica come l’uomo.
L’iniziativa gode del sostegno dei commercianti di Piazza Matteotti, e si avvarrà del Ludobus della Cooperativa Sociale Progetto Uomo, socia e membro del direttivo di “ALI per giocare” che, come si legge sul suo sito, porta il gioco dove manca. Gli operatori, coadiuvati dagli studenti, ridaranno vita ai giochi di un tempo, ne illustreranno la storia e le origini, per far a riscoprire un divertimento.
L’invito a partecipare è, dunque,rivolto a bambini da zero a novant’ anni, a chiunque sia disposto a mettere in gioco creatività e vivacità. “Ci auguriamo che questa sia solo la prima di tante altre iniziative che in qualche modo tutelino e favoriscano la realizzazione di nuovi spazi dove il gioco e il sano divertimento possano finalmente trovare libera espressione. Questa esperienza ci ha reso più consapevoli dell’uso dei mezzi tecnologici e ci ha dato fiducia nella possibilità di agire concretamente tutti insieme per trasformare la propria città, rendendola più a misura di bambino”, concludono i ragazzi della quarta AL. “Confidiamo nella partecipazione di tutti".
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