LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




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Castellammare, in Cattedrale il saluto a Nadio De Rosa: 'Persona unica'

Gli interventi in chiesa: 'Il Covid ci ha cambiato per sempre'

di Christian Apadula
Castellammare, in Cattedrale il saluto a Nadio De Rosa: 'Persona unica'

Una cerimonia come l'ha voluta lui. Un addio senza strazio. Così Nadio De Rosa aveva chiesto che fosse e così è stato. La sua urna ha attraversato la Cattedrale sulle note della "Vita è bella" per il "saluto" come lo aveva organizzato lui, volendo preparare tutto. Morto di Covid in ospedale, negli ultimi giorni non ha potuto essere circondato dai tanti che gli hanno voluto bene, come è accaduto mentre era in vita. Quelle feste, che amava organizzare per dare gioia agli altri, sono il ricordo che ha reso il titolare di "Ciu ciu'" amato da tanti. Il figlio Cristiano lo ha detto, questa mattina, intervenendo dall'altare in una chiesa con gli amici del commerciante: "Papà voleva lasciare un messaggio di gioia per la vita. Ora è in Paradiso. Aveva una visione diversa dagli altri. La morte è inevitabile, l'unica incognita è il tempo, perciò bisogna godersi ogni momento". Un tratto portante della sua esistenza, più volte ripreso nell'omelia da Don Antonino d'Esposito: "Tanti sono qui. Nadio è stato uomo di relazione. Profonde le amicizie che ha coltivato. Il Covid mette in crisi il nostro essere umani. Dobbiamo trovate i modi per stare vicini come solidali. Il distanziamento fisico non ci deve fare essere isolati. Nadio è un dono per tutti noi. La morte non fa finire tutto questo". Poi il ricordo personale di un invito a cena per il sacerdote "vieni a casa, perché voglio farti conoscere amici straordinari. Un amico buono è una medicina per il cuore". Il pensiero più commosso per l'inseparabile moglie: "Per Nadio senza Marilena non sarebbe stato possibile. Sarebbe stato più terribile della morte perciò se ne è andato prima". Quando prende la parola il capo della Procura di Napoli Luigi Riello il silenzio è assoluto: "Ha amato Castellammare come nessuno. Lo avevo promesso a Nadio. Ma ritengo sia giusto che parli. Una religione della amicizia la sua. Quanta beneficenza fatta in silenzio. Aveva il rimpianto di non avere studiato. Ma era laureato più di tanti. Il virus sciacallo che ha voluto sottrarre Nadio a tutti noi, ci cambierà per sempre. Nulla sarà come prima. È finita un'epoca. Le nostre vite non saranno più a colori. Lunedì sera si sono spenti molti riflettori. È una persona unica. Non aveva paura della morte. Noi cerchiamo di esorcizzare. Lui no. Diceva: 'Quando morirò dovete festeggiare. Io volerò'. Lui era un cristiano vero".
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21-01-2021 12:10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA