Il clan che terrorizzava e si faceva pagare fino a mezzo milione di euro per ogni operazione finanziaria. Restano tutti dentro gli uomini delle cosche tra Castellammare e i Monti Lattari. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato, in serata, l'ordinanza di custodia cautelare degli ultimi indagati nell'inchiesta della DDA che, lo scorso 5 dicembre.
I giudici della decima sezione penale, collegio B, hanno confermato, tra le altre, le misure cautelari nei confronti di Michele e Raffaele Carolei, fratelli del boss del clan Cesarano Paolo, nonché di Umberto Cuomo, ritenuto il braccio destro del boss Afeltra.
La conferma del Riesame blinda così l'inchiesta coordinata dalla Procura Antimafia e della Squadra Mobile di Napoli anche se in mattinata, in sede di discussione, l'avvocato Francesco Romano, che assiste i fratelli Carolei, aveva sollevato un'eccezione di nullità degli atti di indagine, sostenendo che mancassero tutti gli atti di proroga delle indagini a partire dallo scadere dei primi 12 mesi di attività investigativa.
La mancanza di quegli atti, ad avviso del legale, rende viziata la procedura. Si attende il deposito delle motivazioni del Riesame per capire come è stata superata la questione.
Nell'inchiesta è rimasto coinvolto anche il noto imprenditore 'borderline' Adolfo Greco, con agganci molto forti nel mondo della politica locale: nei giorni scorsi il Riesame ha confermato nei suoi confronti l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per due episodi estorsivi aggravati dalla matrice camorristica.
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