Finta povera percepisce reddito di cittadinanza, nascondendo alla Stato di essere una imprenditrice e avere case di proprietà. Nei guai trentenne stabiese. Tra il 13 e il 18 maggio c.a. il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha dato esecuzione a due distinti decreti di sequestro preventivo, l'uno emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura per un valore complessivo di oltre 17 mila euro nei confronti di due cittadine, rispettivamente di Boscoreale G.P., di 57 anni e di Castellammare, I.A., trentenne, entrambe sottoposte ad indagini per aver indebitamente percepito le rate mensili del "reddito di cittadinanza". In particolare, sulla base delle attività investigative della Procura della Repubblica e sviluppate dalle Compagnie della Guardia di Finanza di Torre Annunziata e di Castellammare di Stabia, è emerso che le indagate avevano omesso di indicare - nelle rispettive Dichiarazioni Sostitutive Uniche - l'effettivo possesso di immobili e la percezione di redditi derivanti da attività imprenditoriale, al fine di accedere indebitamente al beneficio. Al termine delle distinte operazioni, nell'ambito delle quali si è proceduto anche all'esecuzione di perquisizioni domiciliari, sono stati sottoposti a sequestro rispettivamente una carta Postamat Reddito di cittadinanza, euro 2.900 in contanti e in denaro liquido depositato sui conti correnti e un immobile, pro quota, sino all'importo di euro 6.000, nei confronti di P.G ed euro 1.300 in contanti e due carte Postamat Reddito di cittadinanza nei confronti di I.A.. Le condotte fraudolente riscontrate saranno segnalate all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per l'adozione dei provvedimenti di competenza di quest'ultimo.