LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, imprenditori e commercianti pagano in silenzio i clan: "Se parliamo dobbiamo solo fare le valige"

Il presidente Cuomo: "Poche le denunce, ormai gli inquirenti conoscono i nomi di chi versa il pizzo"

di Redazione
Castellammare, imprenditori e commercianti pagano in silenzio i clan:

Una coppia talmente terrorizzata dal denunciare gli estorsori da mentire agli inquirenti. "Se parliamo dobbiamo solo fare le valige, altrimenti sai come va a finire" è la moglie a parlare al marito non immaginando che gli inquirenti li stanno intercettando. E' uno spaccato dell'operazione che ha portato all'arresto di due estorsioni, Antonio Maragas e Giovanni Lambiase che, in poco tempo, avevano terrorizzato commercianti e imprenditori della periferia di Castellammare. Ma nell'ultimo anno più di un'inchiesta ha dimostrato come il pizzo imposto agli stabiesi costituisca una delle maggiori fonti di profitto per i clan D'Alessandro e Cesarano. 
“Denunciare conviene” è il messaggio che, invece, parte dal Circolo della Legalità di Castellammare di Stabia. L’evento è stato organizzato dall’associazione antiracket e antiusura SOS Impresa in collaborazione con i carabinieri, la polizia di Stato e la guardia di Finanza. Presente la delegazione dell’Ascom Stabia e il presidente De Meo. Nelle prossime settimane sarà organizzato un incontro con i commercianti per illustrare ancora di più nel dettaglio i tanti strumenti che hanno a disposizione nel momento in cui decidono di affidarsi alle forze dell’ordine.
«Ormai le forze dell’ordine sanno tutto: hanno ritrovato i libri contabili dei clan con i nomi degli
imprenditori e con le somme che versano ogni mese. Non è più un segreto. E’ arrivato il momento
di denunciare o quantomeno confermare tutto quello che viene ricostruito nelle indagini ma la
percentuale dei commercianti che denunciano è ancora molto bassa. A Castellammare ci sono
fenomeni estorsivi ed usurai ma insieme si può combattere il potere criminale» spiega Luigi
Cuomo, presidente di SOS Impresa.
«Perché le persone non denunciano? Perché hanno paura delle ritorsioni – continua Cuomo -.
Oggi però gli imprenditori possono togliersi di dosso questo peso perché con l’associazione
antiracket, insieme al già sperimento impegno delle Forze dell’Ordine, protegge chi denuncia, chi
decide di ribellarsi. Ad avere paura deve essere la camorra se facciamo squadra. Gli strumenti
sono tanti: lo Stato per esempio, tramite il fondo di solidarietà, risarcisce i danni che hanno subito i
commercianti sia per quanto riguarda i danni materiali sia per i mancati guadagni. In più c’è anche
il danno biologico (a causa della sofferenza personale e familiare) che condiziona lo svolgimento
dell’attività. Chi decide di liberarsi dal potere criminale può anche avere delle agevolazioni fiscali.
Noi siamo disposti a pagare tutto: i commercianti non devono pagare nulla. Bisogna chiarire che
chi paga il pizzo non danneggia solo se stesso ma anche la comunità perché alimenta il potere dei
clan».
 


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28-06-2019 19:48:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA