Terremoto del 2016 nelle Marche a processo 19 persone, tra cui l'imprenditore di Castellammare Pasquale Gallo accusato di avere trasformato una tragedia in un affare illecito.
Sarebbe tra i privati che hanno guadagnato dividendosi la torta dei finanziamenti per realizzare le case agli sfollati pur non avendo le carte in regola.
In una delle aree più danneggiata dal sisma, a Visso nel maceratese, parte la ricostruzione e per trovare una sistemazione rapida per le persone senza più un tetto, scatta un appalto-veloce utilizzando case prefabbricate, le cosiddette Sae evitando così le procedure ordinarie. In particolare i lavori sarebbero andati tramite il sistema dei sub appalti a società senza la certificazione Antimafia come la Geo Campania, con sede a Nocera Inferiore, di cui Gallo imprenditore di 45 anni è titolare. La sua azienda ai tempi dell'aggiudicazione non sarebbe neanche stata iscritta nella White list della Prefettura.
Perciò dopo sei anni la procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio di 19 persone e sono 15 le aziende coinvolte nell’indagine riguardanti i subappalti. Il tribunale li ha rinviati a giudizio e il processo comincerà a marzo.
Le accuse vanno dall'abuso d'ufficio alla truffa e alla corruzione. A giudizio anche per l’ex capo della Protezione civile delle Marche, David Piccinini, 55 anni, che firmava il via libera alle fatture delle ditte per procedere poi ai pagamenti; Lucia Taffetani, 56 anni, maceratese, direttrice dell’esecuzione per la fornitura e posa in opera delle casette, e Stefano Stefoni, 61 anni, di Civitanova, responsabile unico del procedimento e oggi a capo della Protezione civile regionale.