"Non ho combattuto da solo, se sto qua lo devo a tutti. Grazie". Michele è emozionato. Un quartiere si è fermato per fargli sentire quanto è stato lungo un anno senza di lui. Ci sono tutti al Cmi, nel cuore della periferia di Castellammare, quando l'auto con il ragazzo si ferma vicino casa. E lui ha avuto una parola e un sorriso per ognuno: "Ci siete stati sempre". Tra le palazzine popolari, in cui ha giocato da piccolo e poi ha avuto il suo primo lavoro da grande, non c'è nessuno che non lo conosca. Nessuno che non si sia prima disperato e poi al risveglio dal coma abbia cominciato a sperare per il giovane, vittima di un incidente stradale la notte dell'11 agosto di un anno fa. Travolto da un motociclista a Vico Equense è stato un mese in Rianimazione al Cardarelli, per poi cominciare il lungo periodo di riabilitazione in una struttura specializzata a Campobasso. Dopo 11 mesi Michele Savastano torna a casa, come la sua mamma, che non lo ha mai lasciato solo. Al suo fianco, nell'auto che lo riporta a Castellammare, anche la sua Pina. La fidanzata che teneva per mano quando sono stati investiti, mentre attraversavano la strada. Avrebbero dovuto sposarsi dopo quindici giorni, ma quella moto ha deviato il loro percorso. Un giro più lungo, difficile per Michele, che ha dovuto imparare di nuovo tutto daccapo, dal parlare al camminare. "Ho vinto la battaglia" ha detto due giorni fa annunciando il suo ritorno a casa. Al suo fianco la mamma e la sua Pina, quando arriva accolto dagli applausi degli stabiesi. Una gioia per un quartiere che per un anno ha aspettato di poterlo riabbracciare.
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